La Trinità

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In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:  «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.  Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.  Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

 

 

 

 

Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo.      Tre persone,   un solo Dio.

 

L’uno  per l’altro.     1 × 1 × 1  =  1.     Come l’amore,   è per.     Uniti   dall’  Amore.     Così,  anche tu.

Uno  nell’ altro.        Il Padre nel Figlio,   e il Figlio nel Padre.     Uniti dovunque.   Uniti comunque.   Uniti sempre.      Così,  anche tu.

Uno  con l’altro.       Lo Spirito Santo,  con il Padre e il Figlio.    È lo Spirito di Dio.    È la Verità di Dio.     È lo Spirito  di  verità.     Così,  anche tu.

È la Sapienza di Dio.      Solo lui conosce il Padre e  il Figlio.     Solo lui,  te li fa capire.  Solo lui,  te li fa sentire.     Solo lui,  ti porta la Trinità,  tutta intera.   Viva e vera.

Così anche tu,    in lui con lui e per lui,    puoi entrare nel cuore di Dio.

 

Puoi   diventare  cuore di Dio,

per gli altri.

 

 

 

 

 

 

 

 

La Pentecoste

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At. 2,1-8.  Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.                                                 Gv 14,15-16.23-26.   In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.  Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

 

 

 

 

Come  gli apostoli.      Non ce la fai da solo.

Non sai che fare,  non sai come fare.    Non sai che dire.      Hai troppa paura.    Di essere schernito,  di essere rifiutato,  di essere calpestato.

E te ne stai al chiuso.     Rinchiuso, rifugiato, nascosto, trincerato.    Ti sei imprigionato,     da solo.

 

Ma il Padre,  Dio Padre,     non ti lascia solo,  mai.       Prima  ti ha mandato il Figlio,   che ha aperto il cielo.        Ora dal cielo,   può scendere il suo cuore.    Ti manda   il suo Spirito.       Lo Spirito Santo.

 

È un fragore.      È  la potenza di Dio.    È più potente di ogni cosa.     È più forte  di ogni cosa,  che ti fa paura.

È un vento impetuoso.   Una presenza che non si vede,   ma si fa sentire.    Che sposta tutto,   cambia tutto.

Che si abbatte.     Batte la tua paura.   È più forte della tua paura.    Ti travolge,  ti prende,  ti porta,   dove vuole il Padre.

Lingue.      È la voce del Padre.   Che parla di Dio.  Al posto tuo.       Che lo grida.   Che lo loda, che lo glorifica.   Al posto tuo.      Che lo rivela a te.  E agli altri.   Al posto tuo.

Come di fuoco.    Che brucia,  quello che non è di Dio.    Ti purifica.  Ti trasforma.     Ti fa nuovo.

È la fiamma.      Che ti illumina.  Che ti fa vedere, che ti fa capire.      Che ti riscalda.    E ti fa sentire.

È il Paraclito.      Sta sempre con te. Vicino a te.   Non ti lascia mai.     Sta,  dalla tua parte.  Intercede per te.

Consolatore.      Si prende cura di te.     Ti ripara, ti risana, ti guarisce.    Asciuga le tue lacrime.    È la gioia di Dio.

Si posa su ciascuno.       Scende su di te.   In modo specifico.   In modo personale.   In modo diretto.   Cuore a cuore.

E ti colma.        Lo Spirito Santo ti riempie.     Ti riempie di Dio.  Tutto intero.     Ti porta il Padre  e il Figlio.      E dimorano presso di te.      È la Trinità,  che sta con te.   Dio intero.  Vivo e vero.

 

Se lo chiami,

viene.

Anche ora.

 

 

 

 

 

 

 

Vi do la mia pace

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In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:  «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.  Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.  Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 

 

E tu lo ami?

 

Se lo ami.      Solo se lo ami,   ce la fai a seguirlo.    Solo se ami  lui,   riesci a fare  quello che ti dice.

Se lo ami.      Il Padre ti ama.    E tu lo senti.  E tu lo ascolti.

Se  il Padre ti ama.      Il Figlio  e  il Padre vengono  in te.    E dimorano  presso di te.          E non sei  più solo.

 

E   avrai la pace.    La vera pace.

Non quella tua.   Non quella che si rompe, che svanisce, che finisce.    Non quella  finta, falsa, vuota,   che ti  dà il mondo.

Ma quella che ti dà   Gesù risorto.    La sua pace.  La pace di Dio.     È lo Spirito Santo.

 

È il  suo  Amore.   È il  suo  Spirito.        È  la  sua Pace.     È la vera  Pace.                        Ti ripara,   ti unisce,  ti riunisce.     Ti consola,   ti risana,  ti ristora.     Ti guarisce.

Lo Spirito Santo,   ti rivela tutto.     Te lo fa sentire.    Te lo fa capire.

 

Se lo ami.   Viene anche,  lo Spirito Santo.

E diventi pace.

Anche  per gli altri.

 

 

 

 

 

 

 

Amatevi gli uni gli altri

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Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.  Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.  Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

 

 

 

 

Da che si capisce   che sei suo discepolo?       Da come ami.

 

Non con lo sforzo,    non con l’impegno,    non con i sorrisi stampati.       Non  con i gesti programmati.      Non per finta,    non per forza,    non per forma.         Non per regola,    non per convenienza,    non per apparenza.

Con quale amore?       Non con il tuo amore.     Ma con l’amore con cui,  ti ha amato Gesù.    Con  il suo amore.     Con l’amore di Dio.    Lo Spirito Santo.   

 

Solo quell’amore,    supera ogni barriera.   Passa attraverso i muri,   infiamma i cuori.

Solo quell’amore,    abbassa l’orgoglio,  scioglie la fatica,  risana la ferita.

Solo quell’amore,      non si chiude.       Non si  perde,   non si  rompe,   non finisce.      Solo quell’amore unisce.

 

E da come   vi amate.

Se ti fai portare da quell’amore.   Se lo lasci passare,    se lo lasci  andare,   verso l’altro. Non  sei più  tu.     Sei un cuore nuovo.  Che batte insieme  all’altro cuore .  Un cuore solo.  Che batte insieme al cuore di Dio.

 

E tutti lo vedono.   E tutti lo sentono.    L’amore di Dio,  tra di voi.     Lo Spirito Santo.          È  lui,   che rivela Gesù.    Che porta Gesù risorto e glorificato.

Con quell’amore,   lo annunci  e lo testimoni.

E tutti  lo vedono.     E tutti  lo sentono.    E tutti   ti riconoscono.

Che sei suo discepolo.

E ti ascoltano.

 

 

 

 

 

 

 

 

Trasfigurazione

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 In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.  Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.  Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.  Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».  Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

 

 

 

 

Nello stupore.     Taci anche tu.  Non ci sono più parole.    Guarda il volto di Gesù.

Nello splendore.      Si  rispecchia,  nel volto del Padre.   E risplende,  del volto del Padre.    Entra in quello splendore.

Nel candore.     Le sue vesti diventano candide come la neve.    E risplendono la purezza e la santità del Padre.   Lasciati purificare.

Nel  calore.     Diventa sfolgorante come il sole.    Nella gloria del Padre.   È la gloria del Padre.   È la tua gloria.

 

E viene lo Spirito Santo,  come una nube.    E ti copre, ti ricopre, ti ammanta.   Ti circonda,  ti abbraccia, ti riempie.    E ti porta il Padre.

La voce del Padre:    Questi è il Figlio mio,  l’eletto.   L’amato.  Entra in quell’amore.  Ascoltatelo.   Entra nella sua parola.

 

Ecco chi è  Gesù.   Come sarà.

Ecco chi tu,  in lui,  sei.   Come sarai.

 

Ecco la preghiera.

 

 

 

 

 

 

 

Non ci segue

Gesù con i discepoli - Copia (2) - Copia

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.  Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

 

 

 

Non dipende da te.    Non decidi tu,  dove deve andare  lo Spirito.     Non lo comandi tu,      lo Spirito Santo.     Non ti appartiene. Non è di tua proprietà.   Non è tuo.   Tu, sei suo.

L’altro non ti segue.  Ma fa del bene.     Non sta con te.  Non fa parte di te.  Non è come te.  Non è in te.    È quello lo scandalo,  per te.

 

Guarda la tua mano.   Cosa ha rubato.  Cosa ha usato.  Cosa ha  sfregiato.

Il tuo piede.    Dove  si è sporcato.    Dove ha  inciampato.   Se si è fermato.

Il tuo occhio.    Cosa ha invidiato.  Chi  ha  scartato.  Chi ha umiliato.  Se  si è chiuso.        Questo è lo scandalo che è,   in te.

È il marcio,  la ruggine,   che ti consuma,  che ti corrode.       Quello che ti divide,                ti separa,  ti allontana da Dio.     Quello che allontana anche gli altri,  da Dio.

 

Taglia.  Leva.  Lascia andare.  Lascia stare.    Ciò che non è di Dio.

Scaccialo via.   Prima che scacci,  te.

Taglialo via.    Prima che tagli,   te.

Gettalo via.   Prima che getti,   te.

Scegli  Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Pentecoste

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.  Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

 

 

 

 

Lo Spirito Santo, viene ancora.  Viene oggi. Viene ora.  Su di te.

Te lo manda  il Padre e il Figlio.  Ti porta il Padre e il Figlio,  su di te.   È lo Spirito di Dio  che scende su di te  e in te.

Come lingua di fuoco.   È lui che ti parla di Dio.  È lui che ti fa parlare di Dio.  Diventa voce,  e lascialo dire.   Solo allora gli altri  ti capiscono,  ti ascoltano, ti seguono.

Come fuoco.   È l’amore di Dio, che arde.  Che viene per accendere il tuo cuore.   Per farti ardere con il suo amore,  del suo amore.   Diventa fuoco.   Solo allora,  gli altri ti vedono.  Solo allora,  il loro cuore si scalda, si accende, si illumina.

Come vento.   Per farti muovere.  Per farti spostare, per farti andare.   Con lui,  non puoi stare fermo.   Diventa vela,  e fatti portare.  Solo allora puoi andare sulla strada del Padre.  Solo allora l’altro lo puoi incontrare.  Perché lo aspettava.  Perché ti aspettava.

Come fragore.   Non si può non sentire.  È più forte di tutto.  Riempie tutto.   Al di sopra di tutto.  Più potente di tutto.   Diventa fragore di Dio.   Solo allora l’altro non può non sentire. Non può non accorgersene. Non può dormire.  E si scuote, di fronte a Dio.

Come verità.    È lo Spirito della verità.  In lui c’è  tutta la verità.  La verità di tutte le cose.  Diventa verità.  E gli altri la riconoscono. La trovano.  E saranno ristorati.

Come Paraclito.   È il tuo difensore.   È colui che intercede per te,  che chiede per te.       Al posto tuo.  Presso Dio.   Perché lui  è con Dio.  È in Dio.   Diventa custodia di Dio.    Solo allora l’altro si sente  difeso, sostenuto, compreso.

Come consolatore.   È colui che si prende cura di te.  Che ti solleva il cuore.  Che ti ripara il cuore.  È le braccia di Dio.   Diventa braccia di Dio. Solo allora l’altro si sente consolato, curato, risanato.

È lo Spirito di Dio.    Lui conosce Dio. Tutto intero.   Lui ti porta Dio, tutto intero.  La Trinità.   Diventa ponte, per far passare Dio.    Solo così diventi testimone.  Perché è lo Spirito Santo,  che annuncia e testimonia,   il Padre e il Figlio.

Solo allora,   l’altro sarà preso dallo stupore,  e dalla meraviglia di Dio.

Perché è stato toccato,   da Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Amatevi gli uni gli altri

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 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.  Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

 

 

 

Gesù,   ho fatto diventare  l’amore,  un vestito.    Una cosa da indossare,  da esibire,   da mostrare.  Ho fatto diventare l’amore, mio.   Una cosa da usare,  da dire,  da fare.

Sono diventata l’amore,  io.   Mi sono messa al posto dell’amore.  Al posto del tuo amore. Ho preso il tuo posto.

E l’altro,   è diventato una cosa mia.    Se non è mia,  è un ostacolo,  un impedimento,  un rivale.  Un confronto, un fastidio, un pericolo.  E mi difendo.  E mi chiudo e non mi apro. Per paura.  E non riesco più ad amare.

Sbaglio,  perché incomincio da me.  Devo incominciare  da te.   Tu sei l’amore.      L’amore, quello vero.   Che viene prima di tutto,  che supera tutto,  che è più forte di tutto.  Che rimane, nonostante tutto.

Devo incominciare da te,  per amarci tra di noi,  tuoi discepoli.   Devo amare l’altro  con il tuo amore,  non con il mio.

Solo con il tuo amore,  riesco ad amarlo,  come tu mi hai amato.  Come il Padre ha amato te,  e come tu ami il Padre.   Con lo Spirito Santo,  riesco ad amare l’altro.

Solo allora riesco  a non lasciarlo solo.  Anzi lo vado a trovare.  Lo vado a cercare.  Perché senza non ci posso stare.  Perché siamo una cosa sola.   Perché  quando è povero,  è malato,  è abbandonato,  lo sono anch’io.

Solo allora mi brillano gli occhi,  quando lo incontro.  Allora mi si allarga il sorriso.  Allora mi batte il cuore.  Perché l’altro è una parte di te.  È una parte di me.

Solo allora gli altri,  lo vedono, che ci amiamo.   Solo allora gli altri  lo vedono,  come ci amiamo.   E sentono che ci sei tu in noi,  con noi.   E  sentono lo Spirito Santo,  che scorre tra di noi.

E passa anche a loro.  E chiama anche loro.

E ama anche loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

La Trasfigurazione

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 In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.  Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

 

 

 

Salire un monte, per incontrare Dio.   Il monte delle tue paure, dei tuoi muri, delle tue pietre. Il monte dei tuoi blocchi, delle rigidità, delle asperità.

Gesù conduce anche te, come gli apostoli, sul monte Tabor,  da solo.   Li,  ti fa vedere chi è lui.

Si trasfigura.   Esce dalla sua figura.   Esce fuori, allo scoperto.   Si svela,  si rivela,           si manifesta, si fa vedere.   Ti fa vedere il volto di Dio.

Con Mosé ed Elia.   Ti rivela  la sua missione. Ti  fa capire  che quello che sta per succedere,  era già stato annunciato dai profeti.  Era già tutto previsto. Era stato voluto. Da Gesù, e dal Padre.   Per te.

Come Pietro,  sei incantato.   Non vuoi più andare via  da quell’incanto.  Vuoi far parte di quell’incanto.  Il tuo cuore prende parte a quell’incanto.  Fammi stare qui con te, Signore. Rimaniamo qui.  Non andiamo più via.  Mettiamo le tende.  La mia vita con la tua, per sempre.

Ed è allora  che la trasfigurazione, è totale.   Si rivela,  si svela Dio al completo.  La Trinità al completo.  Viene il Padre  e lo Spirito Santo.  Lo Spirito di Dio,  come una nube, come la sua ombra, come l’amore,   si posa su tutto, riempie tutto,  abbraccia tutto,  dà  senso a tutto.   Anche a te.   È la risposta di Dio,  a te.

Si sente  anche la voce del Padre.   “Questi è il Figlio mio. L’eletto. Ascoltatelo.”   È mio Figlio.  In lui c’è il mio amore.  In lui c’è la mia parola.  Per te.

Ora, puoi  andare con Gesù.   Affrontare  con lui,   il tuo calvario,  la tua croce.  Con quella  luce negli occhi.   Con quel volto nel cuore.

E  sarà  nuova luce, nuovo splendore, nuovo candore,   la sua resurrezione.

E   sarà   una nuova trasfigurazione.

Anche  in  te.

 

 

 

 

 

 

 

È il Figlio di Dio

 Il Figlio di Dio.

Sirani_Elisabetta_battesimo - Copia (3)

 

Gesù.  è veramente il Figlio di Dio.

Lo ha detto il Padre.

Lo ha detto Dio-Padre stesso, due volte: al battesimo di Gesù   e sul monte Tabor al momento della trasfigurazione.

“Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». (Luca 3, 21-22)  “Mentre egli  (Pietro) parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo».” Matteo 17:5

 

Lo ha detto Gesù stesso.

Lo ha detto apertamente Gesù stesso: Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono». (Luca 22,70).

Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.  (Mt. 16, 15-19).

“Gesù gli disse: Credi tu nel Figlio di Dio? Colui rispose: E chi è egli, Signore, perché io creda in lui? Gesù gli disse: Tu l’hai già veduto; e quei che parla teco, è lui. Ed egli disse: Signore, io credo. E gli si prostrò dinanzi.” (Giovanni 9:34-38).

“Perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? (Giovanni 10:35-36).  “Ha detto: Sono Figlio di Dio”. (Matteo 27:43).  “Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano.” (Giovanni 3:35) 

 

Lo dicono i Vangeli.

Lo hanno detto i discepoli:    Vi sono decine e decine di passi nel Vangelo, in cui Gesù è chiamato Figlio di Dio;

 “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!” (Matteo 16:16)   Allora quelli che erano nella barca si prostrarono dinanzi a lui, dicendo: Veramente tu sei il Figlio di Dio! (Matteo 14:32-33)    Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».  (Gv 11, 27).

“Inizio del vangelo di Gesù Cristo,  Figlio di Dio.” (Marco 1,1).   “L’angelo le [Maria] rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio.”  (Luca 1:35).

Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Galati 2,20).

Perché persino Tommaso, il discepolo incredulo, quando “vide e toccò” Gesù risorto e vivente, disse: “Dio mio e Signore mio”. (Giovanni 20:28)  

Lo ha detto il profeta Giovanni detto “il battista”:  E questa è la testimonianza di Giovanni:  “E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio.” (Giovanni 1:33-34) .

Lo hanno detto i suoi denigratori:   Lo hanno condannato per questo: chi lo voleva morto, non ritenne altra accusa sufficiente, se non quella di Gesù che si auto definiva “Figlio di Dio”.

“Tu che disfi il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso, se tu sei il Figlio di Dio, e scendi giù di croce! (Matteo 27:40) “S’è confidato in Dio: lo liberi ora, s’Egli lo gradisce, poiché ha detto: Sono Figlio di Dio. (Matteo 27:43) “I Giudei gli risposero: Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perché egli s’è fatto Figlio di Dio. Quando Pilato ebbe udita questa parola, temette maggiormente.” (Giovanni 19:7-8)

 Lo hanno dovuto dichiarare e riconoscere perfino i nemici di Dio!   (Matteo 4:3; 4:6; 8:29; Marco 3:11, 5:7; Luca 4:3; 4:11)  “Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».” (Marco 3,11)  . Or quand’ebbe veduto Gesù da lontano, corse e gli si prostrò dinanzi; e dato un gran grido, disse: Che v’è fra me e te, o Gesù, Figlio dell’Iddio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi; perché Gesù gli diceva: Spirito immondo, esci da quest’uomo! (Marco 5:6-8).

Lo hanno testimoniato il centurione e tutti gli altri soldati romani sotto la croce: “E il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente, costui era Figlio di Dio.” (Matteo 27:54)

 

Lo hanno detto i profeti.  

Lo hanno detto i profeti: sono più di cinquecento le profezie nel Vecchio Testamento, che annunciano la venuta del Messia, Figlio di Dio! Circa tali asserzioni, esse costituiscono un ineludibile e saldo fondamento teologico, che nessuno ha mai potuto disconoscere, perché “la scrittura non può essere annullata! (Giov 10:35) .   “Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato”. Sl 2,18 

 

Lo dicono i fatti.

I miracoli. La sua morte e la sua resurrezione. L’assunzione. La Pentecoste. L’eucaristia.

Sono confermati dai testimoni.  Gesù è apparso agli apostoli  per tre volte nel cenacolo, quando erano tutti insieme e a porte chiuse. Si è mostrato con il suo corpo risorto. Lo ha fatto toccare, sentire, ha fatto mettere le mani nelle ferite. Ha mangiato con loro. Se era un fantasma, non sarebbe stato possibile. Il suo corpo risorto è una verità, è una realtà, è una sostanza viva.

 Tanti altri testimoni lo hanno visto tutti insieme.    “Gesù è apparso alle donne, a Emmaus, a Cefa, a Giacomo, sul lago di Tiberiade” (Gv 21, 1-19) ,   “Si mostrò agli apostoli vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro e rimanendo con loro per quaranta giorni,.” (Atti 1, 3 ),  “Ai discepoli  per tante altre volte e per molti giorni “. (At. 13, 30-33),    “Davanti a più di 500 persone tutte insieme e in una sola volta”. ( 1 Corinzi 15,6).    “E davanti ai suoi discepoli  quando fu elevato in alto sotto i loro occhi. ( Atti 1, 9).”

 

 

Lo dice Spirito Santo.

Lo spirito Santo te lo rivela. Te lo spiega. Te lo fa capire. Te lo fa sentire.

Te lo fa amare.