In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Quante volte l’hai detto? Basta! Non ce la faccio più. Non ne posso più. Non so più. Non vado più avanti. Mi fermo qui. Chiudo qui. E ti lasci andare.
Ma il Signore non ti lascia solo. Il Padre ti da il pane. Il Figlio suo. Gesù è il pane vivo, disceso dal cielo. È la sua carne. L’eucaristia, è il pane.
Il pane che ti da la vita. Il pane che ti da la forza. Che ti rialza. Che ti rimuove. Che ti porta.
Se lo ricevi. Se lo vuoi. Se lo prendi. Se ti apri a lui.
Se ti rifugi in lui.