E l’Ostia e il vino?
Non sono cose solo benedette. Non è il prete che le benedice e le fa diventare corpo e sangue.
È lo Spirito Santo, Dio stesso, invocato dalle mani consacrate del sacerdote, che viene sull’altare, e porta Gesù risorto. Ed è lui che, con il Padre, benedice il pane e il vino. Ed è lui che trasforma la sostanza del pane, in corpo di Cristo, e il vino, in sangue di Cristo.
Si chiama transustanziazione. Che significa passaggio da una sostanza, a un’altra sostanza. La sostanza è l’essenza, la parte che non si vede, quella che sta dentro. E l’apparenza, è la parte che si vede, quella che sta fuori. Quindi la sostanza è trasformata, ma l’apparenza è rimasta quella del pane e del vino.
Ma è impossibile!
Perché no? Dio può fare tutto! Dio è altro dalla ragione. È altro dall’uomo. È altro dal finito. È infinito, universale, assoluto, illimitato, eterno. E’ l’Essere e la sostanza suprema. Lui ha creato tutto. Lui è il centro di tutto. Lui è tutto. Perché non può rifare le cose? Perché non può trasformarle?
Allora perché non si vede?
Perché se si vedono, sei costretto a credere. Non sei più libero di cercare Dio, di sceglierlo, di amarlo. L’amore vero è rispetto, attenzione, considerazione dell’altro. È scelta libera dell’altro. Stima, fiducia. Solo allora ci può essere un rapporto di amore vero tra te e Dio. Perché questo è quello che Dio vuole. Questa è la fede.
Cosa significa corpo e sangue?
Durante la consacrazione della messa, il pane e il vino si sono trasformati. Ora lì è presente in maniera vera, reale e sostanziale, il corpo e il sangue, l’anima e la divinità di Cristo risorto, vivente e glorioso. E’ il Figlio di Dio, e con lui è presente anche il Padre e lo Spirito Santo. La Trinità.
In memoria, è solo un ricordo?
No! Memoria viene dal latino, e significa: “atto del tenere e del riprodurre”. Quindi memoria, è: tenere, conservare, rinnovare. Significa anche fatto. Quindi tenere, conservare, rinnovare un fatto.
Il fatto è quello che Gesù ha fatto nell’ultima cena . Lo ha detto, e lo ha fatto lui. E continua a farlo lui. Darti tutto se stesso.
“Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati”.