Sii purificato

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.  E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».  Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

 

 

 

 

Se lo vuoi,  puoi purificarmi.   Gesù lo vuole.

Ma tu,   lo vuoi?

 

Non lo vuoi.

La lebbra dell’anima.    Ti ha bucato il cuore.  Ti ha sfigurato il cuore.   Ti ha mangiato    il cuore.     Lo ha fatto diventare  un moncone.

Ti ha  sporcato l’anima.     L’ha  piagata, infangata, impregnata,   il fango del male.          L’ha spezzata, separata, isolata.      E tu glielo lasci fare.  E tu la lasci andare.                 E tu non la vuoi salvare.      E la lasci morire.

 

Lo vuoi.

Vai da Gesù.   Ti getti ai suoi piedi.     Metti ai suoi piedi  tutti i buchi del tuo cuore.    Tutti i vuoti.  Tutti i bubboni del tuo cuore.

Apri le braccia della tua anima,  e lo fai entrare.    E  glielo dici:  solo tu mi puoi salvare.   Solo tu,   mi puoi  purificare.   Solo tu  mi fai  tornare puro, vero. Intero.         Se lo vuoi.

Gli tocchi il cuore.   E lui tocca  il tuo.     E ti tende la mano.

 

È il tuo si.

È il suo si.

E  sei guarito.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il lebbroso

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Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.  Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.  Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.  Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

 

 

 

 

Quale è    la tua lebbra?

 

Cosa,  ti ha bucato il cuore?     Cosa  ti ha deturpato l’anima.    Cosa ti ha mangiato l’anima.

Quale pezzo ti manca?       Quale parte si è consumata.    Cosa ti ha deformato l’anima.

Cosa  ti   ha  roso,  corroso  il cuore.       E lo ha  reso  isolato.      Privato. Nascosto. Evitato.    Inguardabile.

 

Vai  da Gesù.   Ai  suoi piedi.        Perché  solo lui   è più forte di tutto il male.    Solo lui,      ti può levare quello  che ti ha fatto diventare così.          Solo lui,   ti può purificare.

 

Perché solo lui   è  il Signore.     Solo lui è  Dio.

Se lo riconosci.   Se lo ringrazi.   Se lo lodi.

 

Allora    non sei solo  guarito.

Sei anche    salvato.