In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Gesù viene, con il suo corpo risorto.
E per te, è vero?
Non è vero.
Per te ci sta. Ma per finta. Per te ci sta. Ma per forma. Perché ci sta. Ma per norma. Per te, è un pensiero. È un ricordo. Una immagine. Una sensazione. Una suggestione. Per te non ci sta. E non è vero.
È vero.
Te lo dice Gesù. Sono proprio io !
Tocca le sue ferite. Sono proprio le sue. Guarda il suo corpo. È proprio carne e ossa.
L’immagine, non ha carne e ossa. Il pensiero, non ha carne e ossa. L’emozione, non ha carne e ossa.
Chiede da mangiare.
Il ricordo, non mangia. Una immagine, non mastica. Una sensazione, non condivide il proprio pane.
È proprio lui!
Era tutto previsto. Ora, lo hai visto. Ora, lo sai. Ora, lo puoi portare. Agli altri.