Io sono Colui che sono

Chi è Dio.

Padre Eterno_pic - Copia

Io sono Colui che sono.

Lo ha detto Dio, chi è.        È,  “Io sono, Colui che sono”.      È un Essere.    È di più, di esistere.    È di più, di vero.       Sta dentro  al vero.      Senza l’ Essere,  il vero non c’è.     Non esiste.   Non esiste nessuna cosa.  Non esistono tutte le cose.

Neppure tu.    E lui è l’ Essere  Perfettissimo.  Il più Perfetto di tutti.

Di meglio non c’è.   Di più, non c’è.

È un   Io sono.    Non è amorfo, impersonale, pura energia, senza volto, senza pensiero, senza cuore.           È un  Io sono.   È come una persona.  È vero e vivo.  Ha un pensiero, una volontà, un cuore, un volto.      Può sentire, vedere, amare.    Può scegliere, decidere, fare.

C’era,  c’è,  e sempre ci sarà.    Per l’eternità.       Lui è l’Eterno. 

 

 

 “Ma mi diranno:Come si chiama?  Dio disse a Mosè: “ Io sono colui che sono!” ( Es.3, 14)

_________________________________________________________________________

                                                                              1°    ____________________________

  • Il  tuo Dio, chi è?  Cosa adori?                    2°    ___________________________

Fai un elenco:                                                         3°   _____________________________

                                                                              4°  _____________________________

(  Es.  Sei tu Dio.  Lo decidi tu, chi è.   Deve stare bene a te. Deve stare al tuo servizio. Deve servirti.  Deve adorarti. Deve fare quello che vuoi tu.  Deve essere come te. Deve essere come tu vuoi.  Ti deve dare tutto quello che vuoi.  Sono i soldi. Il cellulare. La tv.  La moda.  Un attore. Un cantante. Gli amici. Quello che dicono gli amici. Quello che pensano gli amici.  Il numero degli amici. La gente. Quello che pensa la gente.  Oppure:   Dio che ha detto: Io sono Colui che sono).  

Ora pensa a quello che hai scelto:

  • Il tuo Dio,   è vero?
  • Il tuo Dio,   è vivo?
  • Il tuo Dio,  ti ascolta?
  • Il tuo Dio,  ti ama?
  • Il tuo Dio,  ti aiuta?
  • Sta sempre con te?

 

  • Prima scrivi la risposta da solo.
  • Poi con i tuoi compagni ne parlate insieme, e poi scrivete la risposta  per tutti.

Sul quaderno  del  catechismo,  fai un disegno libero,  di quello che hai capito.

 

 

 

 

Che c’entra Dio con me?

41_00192815

 

 

 

 

 

Che c’entra Dio con me?  

Non mi conosce, non l’ho mai visto,  non l’ho mai incontrato.   Lui sta lassù,  in alto,  per conto suo.  Io sto quaggiù, per conto mio.   Siamo troppo distanti.  Come fa a vedermi? Sono troppo piccolo per lui.  Sono troppo lontano per lui, sono troppo insignificante per lui.

Può un padre e una madre dimenticarsi del figlio? Può stargli lontano? Può separarsene?

Dio è venuto prima di tuo padre di tua madre. Dio ti ha pensato, voluto e amato prima di loro. Ti conosce dall’inizio dei tempi,  fin dall’eternità.  Sa tutto di te. Sei nella mente di Dio da sempre e per sempre.

Sei in Dio  e il suo amore è in te.

 

SALMO 138
Signore, tu mi scruti e mi conosci, *
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, *
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie; †
la mia parola non è ancora sulla lingua *
e tu, Signore, già la conosci tutta.

 

Alle spalle e di fronte mi circondi *
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, *
troppo alta, e io non la comprendo.

 

Dove andare lontano dal tuo spirito, *
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, *
se scendo negli inferi, eccoti.

 

Se prendo le ali dell’aurora *
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano *
e mi afferra la tua destra.

 

Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra *
e intorno a me sia la notte»,

 

nemmeno le tenebre per te sono oscure, †
e la notte è chiara come il giorno; *
per te le tenebre sono come luce.

 

Sei tu che hai creato le mie viscere *
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

 

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; †
sono stupende le tue opere, *
tu mi conosci fino in fondo.

 

Non ti erano nascoste le mie ossa †
quando venivo formato nel segreto, *
intessuto nelle profondità della terra.

 

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi *
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati, *
quando ancora non ne esisteva uno.

 

Quanto profondi per me i tuoi pensieri, *
quanto grande il loro numero, o Dio!
Se li conto sono più della sabbia, *
se li credo finiti, con te sono ancora.

 

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, *
provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna *
e guidami sulla via della vita.