In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Che cosa ti salva? Chi ti salva?
È la croce che ti salva. È il Figlio di Dio, su quella croce, che ti salva. Che ti leva, che ti ripulisce, che ti guarisce da tutto il veleno che hai dentro. Da quello degli altri e da quello tutto tuo.
Guarda quella croce. Guarda lui, credi in lui, e quel veleno si scioglie, sparisce, svanisce. E non ti fa più morire.
È la croce che ti salva. Quando ti senti perduto, smarrito, finito, guarda quella croce. Guarda il Figlio di Dio. Li, su quella croce, ha preso su di sé, il tuo dolore, la tua caduta, la tua ferita.
Mettila su quella croce e sarà guarita, superata, glorificata. E diventerà vita, per te e per gli altri.
È la croce che ti salva. È la croce dell’amore del Padre del Figlio, per te. Su quella croce è stato innalzato l’amore di un Dio, per te. Su quella croce l’amore ha trionfato sulla morte, per te. Quello è lo stemma, lo stendardo, l’insegna, dell’amore di Dio per te.
Il tuo giudizio, il tuo timore, il tuo terrore, mettilo su quella croce, per farlo diventare amore per lui, per te, e per gli altri.
È la croce che ti salva. Lì il Figlio di Dio ti aspetta, con le braccia aperte e il cuore spalancato.
La croce è l’abbraccio di Dio. Abbraccia quella croce e rispondi all’abbraccio di Dio.
Il tuo cuore sul suo. Per farlo battere insieme al suo. Allora entrerai nel suo cuore, nella sua gioia, nella sua gloria.
Nella sua vita. Nella vita eterna.