Gli invitati alle nozze

Jacob Adriaensz Backer.
“La parabola dell’ospite indegno delle nozze”.

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

 

 

“Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale”.

E tu, lo indossi?

 

Un re.       Il Re è  Dio Padre.    Il Re del cielo e della terra.  Il Signore del cielo e della terra.   Pure il tuo.

La festa di nozze.      Sono le tue nozze.      La tua unione,  con il Figlio di Dio.   Nel regno di Dio.

 

 

Scorse un uomo.        Sei tu.   Sei anche tu.   Sei proprio tu.

Non indossava.          Ma ci vai a modo tuo.  Ci porti il modo tuo.  Ci stai a modo tuo.     Non lo cambi  il modo tuo.

Non indossava.          Lo imponi a Dio,  il modo tuo.     Gli deve stare bene a Dio,  il modo tuo.    Si deve adattare Dio,  al modo tuo.

Non indossava.          E lo provochi Dio.     Indossi quello che lui non vuole.  Quello che non ci può stare.   Quello che non ci deve stare.

Non indossava.         Indossi il male.     Lo tieni per mano.  Lo tieni in mano.  Lo porti per mano.    Il male che hai fatto.

 

Non indossava..     Lo tieni stretto. Il male che hai fatto.   Non lo lasci. Non lo molli. Non ti stacchi.

Non indossava.      Ti ci attacchi. Al male che hai fatto.   Ti ci incolli. Ti ci aggrappi.    Sei una cosa sola.  Con il male che hai fatto.

Non indossava.      Gli deve stare bene a Dio.  Il male che hai fatto.    Deve stare zitto Dio.  Deve stare buono Dio.       Davanti al male che hai fatto.

Non indossava.      Lo fai diventare bene.  Il male che hai fatto.  Lo fai pari al bene. Lo fai uguale al bene. Lo fai bene.        Ma non è bene.  Il male che hai fatto.

 

L’abito nuziale.        E non lo metti  l’abito nuziale.    Non ti vesti di Cristo.  Non ti rivesti di Cristo.    Non ti serve Cristo.

L’abito nuziale.         E la tua anima, senza Cristo.    Non è pura.  Non è santa. Non è immacolata.   Come lui. In lui.

L’abito nuziale.         È quello che vede il Padre.  Appena entra.     È quello a cui guarda il Padre.    È quello che cerca il Padre.    Il Figlio suo in te.   E non lo vede in te.    E non ci sta in te.

Come sei entrato qui.      Come hai fatto ad entrare.   Senza il Figlio suo.  Che ci fai a quelle nozze,  senza il Figlio suo.     Come ci stai in quelle nozze.  Senza il Figlio suo.

Ammutolì.           Non ti importa proprio.  Non ti interessa proprio.  Manco lo senti. Manco gli rispondi.    Manco ci stai.

Ammutolì.           Ti sei fatto fuori tu.    Ti sei fatto fuori da solo.  Ti sei buttato fuori da solo.  Nelle tenebre.        Hai scelto le tenebre.  Non Dio.

 

 

Ma fai ancora in tempo.   Sei ancora in tempo.     A rivestirti di Cristo.  A far tornare pura la tua anima. A far tornare in vita alla tua anima.  A far risorgere la tua anima. In Cristo.

A mettergli il vestito delle nozze.

 

 

 

 

 

 

Venite alle nozze

  In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:  «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.  Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.  Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.  Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.  Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

 

 

Anche a te Dio chiama,    alla festa delle nozze del Figlio.      E tu,  quale invitato sei ?

 

Non ci vai proprio.

Non ci vuoi andare.  Non ci vuoi stare.     Stai fuori. Ti fai fuori. Ti tieni fuori. Ti metti fuori.    Fai fuori il Figlio di Dio.   E anche te.

Non ci va  il tuo cuore.     Non ci hai messo il cuore.  Il cuore lo hai messo in altro.     E vai a fare altro.  E ti prende altro.  E ti porta via, altro.     Lontano da lui. E lontano da te.

E se Dio insiste e ti manda i suoi.      Li insulti, li deridi, li denigri.    Li calpesti,  li fai sparire. Li fai morire.      Ma hai ucciso,   solo te.

 

Ci vai.

Andate ai crocicchi delle strade.        Stavi per strada. Dimenticato, abbandonato, rifiutato.  Sfinito. Malato.    Proprio te, Dio ha cercato.    Proprio a te, Dio ha pensato.

Tutti quelli che troverete, invitateli alle nozze.   Proprio tu sei invitato. Proprio tu sei onorato. Proprio tu, sei chiamato.  Proprio tu, sei scelto.      Proprio tuo, è il posto al banchetto delle nozze.

 

Senza l’abito nuziale.        Ci stai.     Ma non ci sta il tuo abito nuziale.   La tua veste non è candida.   La tua anima non è candida.

Gettatelo fuori.       Senza l’abito nuziale,  non ci puoi stare.     Perchè significa   che  non ti vuoi sposare.     Perché sei tu, che ti sposi.       Quelle sono le tue nozze mistiche.  Tra te,  che fai parte del corpo mistico,   e il Figlio di Dio.

L’abito nuziale.       L’abito te lo da  la grazia di Dio.    È lo Spirito Santo, che ti veste di Dio. Ti veste di Cristo.    È Gesù  il tuo abito.

L’abito nuziale.       È Cristo che ti riveste.   E ti fa per lui. Degno di lui.   Solo lui è degno. Solo lui ti fa degno.

L’abito nuziale.        È quella la veste  che vede il Padre.      È quella  che guarda il Padre.  È quella che riconosce il Padre.   È quella che vuole il Padre.      Ora sei pronto.

 

Ma ti rendi conto, che cosa è quel banchetto?                                                                         È il banchetto di nozze,    tra te  e il Figlio di Dio.                                                                    È il banchetto di nozze.   Tra te  e Dio.

È il banchetto di nozze  del paradiso.                                                                                       È la festa di nozze  del paradiso.