Ti hanno abituato a guardare solo l’apparenza, l’esterno delle cose. Ti hanno fatto credere che solo quello è importante, solo quello è vero.
Ti hanno abituato a guardare la superficie. Il luccichìo. A farti accecare dal luccichìo, a farti invadere, dominare dal luccichìo. Ti hanno accecato per non farti vedere la sostanza, per non farti arrivare alla sostanza. Perché la sostanza è quella che conta, è quella che vale, è quella che è vera.
Nell’eucarestia, l’apparenza è restata, ma la sostanza si è trasformata. Nel pane ora c’è il corpo di Gesù, nel vino ora c’è il sangue di Gesù, vivo, vero, reale. Il corpo e sangue del Figlio di Dio, di Dio in persona.
Quel corpo e quel sangue del Figlio di Dio, ti fa entrare, ti fa partecipare alla sua Pasqua, alla Pentecoste e alla Trinità. Ti fa partecipare all’essenza, alla sostanza, di Dio.
Allora non sarai più schiavo dell’apparenza, non sarai più preso, avvinto, vinto dall’inconsistenza, non sarai più riempito dall’indifferenza.
Sarai pieno di Dio, sarai riempito da Dio. Sarai in Dio, liberato, nutrito, consolato, protetto da Dio.
In Dio sarai un cuore solo e un’anima sola con i suoi figli, con i tuoi fratelli, che hanno condiviso con te quel pane, che si sono nutriti di quel pane. Sono parte di te, sono con te, sono in te.
Non è un paradiso finto, irreale, sintetico, virtuale. Non è un paradiso che ti uccide.
È un paradiso vero, è l’unico paradiso vero, concreto, reale. Che ti fa risorgere. Pieno di sostanza, di essenza di Dio, pieno dell’amore, della gioia, della vita stessa di Dio. È il paradiso che comincia già qui sulla terra.
È il paradiso dove potrai vivere per l’eternità “quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, e che Dio ha preparato per coloro che lo amano.”
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