I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
Erode è tornato. Erode uccide ancora. Ci sono tanti modi per uccidere i bambini. Abortirli, prima ancora di nascere, per eliminare un ostacolo. Ucciderli, per prelevare gli organi. Rapirli, per venderli al miglior offerente. Usarli come schiavi, per costruire mattoni. Usarli come soldati, per uccidere altri bambini. Usarli, abusarli, confonderli, plagiarli.
Programmarli, riempirli di cose inutili, vane, vuote. Riempirli fino all’orlo, per non farci entrare altro. Spaventarli con la violenza, terrorizzarli con il sadismo. Violentarli con la sessualità imposta, sfrenata, perversa.
Come Erode, chi scatena il male e la violenza contro i bambini, vuole uccidere Dio, il Figlio di Dio. Uccide Dio nel profondo dell’animo, nelle sue radici, nella sua carne, nel suo futuro.
Come Giuseppe e Maria, proteggi i tuoi figli dal male e dalla violenza. Portali lontano, difendili, riparali. Perché il male e la violenza, ripetuta, continua, esibita, esaltata, glorificata, cancella Dio nei loro cuori. Prende il posto di Dio, nei loro cuori. Brucia i loro cuori. Li fa diventare insensibili, indifferenti, passivi, amorfi. Senza vita. Morti.
Non ti stupire poi, se li vedi impassibili, inerti, svuotati. Sono diventati dipendenti, schiavi. E solo Gesù bambino li può liberare da quelle catene, da quell’oscurità, da quelle tenebre, così spesse, intense, profonde.
Prendi il tuo bambino e portalo da Gesù e mettilo tra Maria e Giuseppe e lascia che sia riscaldato, rivestito, custodito da loro. Lascia che sia liberato, risanato, salvato, dal Figlio di Dio.
Metti la tua parte bambina, tra Maria e Giuseppe. Falli diventare i tuoi genitori e Gesù tuo fratello. Falli diventare la tua famiglia. Metti la tua parte bambina in loro e con loro e falla difendere, proteggere, tutelare, custodire, benedire e santificare.
Come Maria e Giuseppe, al ritorno a Nazareth, falla vivere insieme a loro, nella semplicità, nell’umiltà, nella piccolezza, nella tenerezza, nell’amore di Dio.
Come Maria e Giuseppe, entra a far parte della famiglia di Dio, con Dio Padre e tutti i suoi figli.