Il lebbroso

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Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.  Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.  Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.  Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

 

 

 

 

Quale è    la tua lebbra?

 

Cosa,  ti ha bucato il cuore?     Cosa  ti ha deturpato l’anima.    Cosa ti ha mangiato l’anima.

Quale pezzo ti manca?       Quale parte si è consumata.    Cosa ti ha deformato l’anima.

Cosa  ti   ha  roso,  corroso  il cuore.       E lo ha  reso  isolato.      Privato. Nascosto. Evitato.    Inguardabile.

 

Vai  da Gesù.   Ai  suoi piedi.        Perché  solo lui   è più forte di tutto il male.    Solo lui,      ti può levare quello  che ti ha fatto diventare così.          Solo lui,   ti può purificare.

 

Perché solo lui   è  il Signore.     Solo lui è  Dio.

Se lo riconosci.   Se lo ringrazi.   Se lo lodi.

 

Allora    non sei solo  guarito.

Sei anche    salvato.