In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
La cerchi l’affermazione. La conferma, il consenso. L’approvazione, il riconoscimento. La cerchi nei punti, nei voti, nei numeri, degli altri. La cerchi anche finta, vuota, banale. Per sapere chi sei.
Chi sei.
Lo afferma , lo conferma, Dio in persona. Dio Padre in persona. Lui, ti riconosce, ti garantisce davanti a tutti. Ti identifica. Ti autentifica. Ti testimonia.
Nel tuo battesimo. Come nel battesimo di Gesù.
Si squarciano i cieli, si apre il paradiso e viene il Padre. Fa scendere su di te lo Spirito Santo. Ti copre, ti ricopre con lo Spirito Santo. Ti riempie di Spirito Santo. E poi proclama: “ Questi è mio figlio. L’amato. In lui ho posto, riposto il mio compiacimento”.
Ecco chi sei. Sei figlio di Dio.
Non hai bisogno del riconoscimento di nessuno, perché Dio in persona, ti riconosce come figlio suo.
Non hai bisogno dell’approvazione di nessuno, perché Dio in persona, ti ama. Sei il suo eletto.
Non hai bisogno del compiacimento di nessuno, perché Dio in persona, si compiace di te. Hai in te, il suo compiacimento. La sua gioia.
Come Gesù, se ti immergi nella volontà del Padre, e non nella tua.
Se ti abbandoni alla sua volontà, e non alla tua.
Se fai la sua volontà, e non la tua.
Se compi l’ opera sua, e non tua.
Allora si aprono i cieli e discende lo Spirito Santo, sulla terra.
E su di te.