“Dove potremo trovare il pane perché costoro abbiano da mangiare?” Gesù sapeva che li avrebbe saziati tutti con il miracolo dei pani e pesci e allora perché fa questa domanda? Ci dà lo strumento, la strada per arrivare a nutrirci del pane di Dio.
Anche tu devi domandarti: Dove posso trovare il pane per mangiare? Dove lo cerco il pane da mangiare? Di che cosa mi nutro? Che cosa mi soddisfa?
Pensa a quanto ti dai da fare per avere quel vestito, quel cellulare alla moda, quella moto, per nutrirti dello sguardo degli altri, della loro attenzione. Pensa a quante volte ti devi uniformare, tradire, rinnegare, vendere, per nutrirti del consenso degli altri, per paura di essere rifiutato, escluso, isolato. Pensa a quanta fatica fai per non sbagliare mai e riuscire a fare tutto, per nutrirti dell’idea di essere perfetto. Pensa alla violenza che ti fai per arrivare primo, per essere sempre il migliore, per nutrirti dell’idea di essere superiore, onnipotente e onnisciente. Pensa a cosa devi rinunciare per avere i soldi e il potere per nutrirti dell’idea di essere venerato, temuto, idolatrato.
Questo cibo di cui ti nutri, non ti sazia. Non è quello che riempie il vuoto. Non è quello che ti rigenera. Ti dai tanto da fare per un pane che non dura, che non ti da la vita.
Il pane che ti da la vita è quello che viene dal cielo. È quello che ti dona Dio, attraverso le mani del Figlio suo. È l’unico pane che sazia, che ristora, che non finisce mai. Non lo devi pagare, non lo devi chiedere, non lo devi rubare. Dio te lo offre per primo perché sa che ne hai bisogno. E te lo da sempre, ogni volta. E’ il pane di Dio.
È l’ Eucaristia.