Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Chi te la da, la resurrezione?
Solo Gesù, risorto.
Te lo dice l’angelo.
Il crocifisso non è qui. Il dolore non è qui. La morte non è qui. Gesù, è risorto.
Se sei in lui. I tuoi chiodi cadono. Non ci sono più. Non ti fanno più male. Non ti fanno più morire. Sei risorto, in lui.
Te lo dice la pietra.
Rotolata via. Levata. Spostata. E la tomba vuota. Non è più una tomba.
Se sei in lui. La pietra che ti pesa sul cuore, rotola via. Non ti chiude più. Non ti separa più. Si spalanca il tuo sepolcro. E non è più un sepolcro.
Te lo dice Gesù.
Con il suo corpo risorto. Te lo fa vedere. Te lo fa toccare. Te lo fa sentire.
Se sei in lui. Ritornerà, e farà risorgere anche il tuo corpo. E vivrai in lui. Per sempre, intero.
Rimani in lui.
Abbracciato,
ai suoi piedi.
Ecco la Pasqua.