La Passione

Al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Pilato gli domandò: «Tu sei il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. Pilato lo interrogò di nuovo dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!». Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato rimase stupito. A ogni festa, egli era solito rimettere in libertà per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciò a chiedere ciò che egli era solito concedere. Pilato rispose loro: «Volete che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché, piuttosto, egli rimettesse in libertà per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Costrinsero a portare la croce di lui un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: «Il re dei Giudei». Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra. Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse:  «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!».

 

 

“Dall’ora sesta si fece buio per tutta la terra fino all’ora nona… Gesù dopo aver di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. Ed ecco che il velo del tempio si squarciò in due parti da capo a fondo, e la terra tremò e le rocce si fendettero, e le tombe si spalancarono e molti corpi di santi che riposavano risuscitarono; e usciti dalle tombe entrarono, dopo la risurrezione di lui, nella città santa e apparvero a molti” (Mt 27,45-53)

Guarda quello che si vede.   Guarda quello che succede.

 

 

Dall’ora sesta si fece buio per tutta la terra fino allora nona.

  • Si oscura il cielo.  Si fa scuro il cielo. 
  • Te lo dice il cielo.  Che sta succedendo.
  • Te lo dice il cielo.  Che stai facendo.
  • Così le vedi le tenebre. 
  • Così le vedi.  Che ci stanno le tenebre.
  • Così le vedi.  Che stanno dappertutto.
  • Così le vedi.  Che si prendono tutto.
  • Così lo senti  il freddo delle tenebre.
  • Così lo senti  il gelo delle tenebre.
  • E fa tremare  il gelo delle tenebre.
  • Entra nelle ossa  il gelo delle tenebre.
  • Così la senti  l’angoscia delle tenebre.
  • Così la provi  l’angoscia delle tenebre.
  • Così la provi  l’angoscia,  che rimani nelle tenebre.
  • Così la provi  l’angoscia,  che non se ne vanno le tenebre.
  • Così la provi  l’angoscia,  che sei schiavo delle tenebre.
  • Per tre ore.  Non è per poco. Non è da poco. Non è poco.
  • Così lo sai che non è un caso.  Così lo sai che non è per caso.
  • Così lo sai che viene da Dio.  Così lo sai che lo può fare solo Dio.
  • Così lo sai che ci sta Dio.   Così lo sai che  lo fa Dio.

 

La terra tremò.

  • Te lo dice la terra.  Che sta succedendo.
  • Te lo dice la terra.  Che stai facendo.
  • Trema la terra.  Si scuote la terra.  Si percuote la terra.
  • Si crepa la terra. Crepa la terra.   Per quello che fai.
  • Hai i brividi la terra.   Davanti a quello che fai.
  • Ti leva la base, la terra.   Ti scuote la base. Ti scuote alla base.
  • E allora lo senti.   Che hai levato Dio.  E hai levato la base.
  • E allora lo senti.   Che se non ci sta Dio.  Non ci sta la base.
  • E allora lo senti.   Che se non hai Dio.  Non hai la base.
  • E crolla tutto.

 

Le rocce si fendettero.

  • Si spezzano le rocce.  Si spaccano le rocce.
  • Gli si spezza il cuore.   Pure alle rocce.
  • Gli si spacca il cuore.   Pure alle rocce.
  • Davanti a quello che fai.   Per quello che fai.
  • E allora lo senti.   Che hai il cuore di pietra.
  • Che è più duro della pietra.   Che è più duro delle rocce.
  • Che è più arido delle rocce.    Che sono meglio le rocce.

 

Il velo si squarciò.

  • Il corpo di Gesù.  È il tempio di Dio.    Te lo fa vedere Dio.
  • La sua carne è lacerata.   E si lacera il velo del tempio.
  • La sua carne è strappata.   E si strappa il velo del tempio.
  • La sua carne è squarciata.   E si squarcia il velo del tempio.
  • La lancia lo ha trafitto al centro.  E il velo si squarcia al centro.  (Lc  23,45)
  • La lancia lo ha trafitto fino in fondo.  E il velo si squarcia da cima a fondo.
  • La lancia lo ha trafitto nel profondo.   Si squarcia  il velo più profondo.
  • La carne di Gesù. È il nuovo velo.   Il corpo di Gesù.  È il nuovo tempio.        Il Figlio di Dio.  È il tempio dove sta Dio.    Nel Figlio di Dio.  Sta Dio.

 

  E le tombe si spalancarono.

  • Le tombe spalancate.  Ti dicono  che:
  • La croce di Gesù.   Ha vinto la morte.
  • La croce di Gesù.   Ha sconfitto la morte.
  • La croce di Gesù.   Ha distrutto la morte.
  • Sulla croce di Gesù.   È morta  la morte.
  • Sulla croce di Gesù.   Non ci sta più la morte.
  • Ti dicono che:
  • La croce di Gesù.     È l’albero della Vita,   che avevi perduto.
  • La croce di Gesù.    Ti ridà la Vita,   che avevi perduto. 
  • La croce di Gesù.    Ti ridà il Paradiso,   che avevi perduto.

 

E molti corpi risuscitarono.

  • Se stai in Gesù.    Esci pure tu.  Dai tuoi sepolcri .  Vieni fuori pure tu.        Dai tuoi sepolcri.    Risusciti pure tu.  Dai tuoi sepolcri.
  • Se stai in Gesù.    Pure il tuo corpo risuscita.   Pure il tuo corpo risuscita       in Gesù.  Alla fine dei tempi.    Insieme ai Santi che hanno creduto in lui.  Perché hanno creduto in lui.  Che sono in lui.   Come te.

 

E apparvero a molti.

  • E dopo che Gesù è risorto,  anche loro appaiono a molti.   Come appare Gesù.  Dopo che è risorto.
  • Per fare vedere. Che sono vivi.   Per far vedere che è vero.  Per far sapere che è vero.  Che anche il corpo è risorto.
  • Così lo sai  che è risorto Gesù.   Così lo sai che è risorto davvero.  Così lo sai che è risorto con il corpo.    Così lo sai che è risorto.  Tutto intero.

 

 

E dopo che hai visto.   E dopo che hai sentito.   E dopo che hai provato.           Puoi dire anche tu.

Davvero,  era Figlio di Dio.   Gesù.

 

 

 

 

 

 

 

Trarrò tutto a me

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

 

 

“Adesso si fa il giudizio del mondo; adesso il principe di questo mondo sarà cacciato fuori. Ed io, quando sarò innalzato da terra, trarrò tutto a me.”  (Bibbia Ricciotti 1943).   (Vulgata 382..“omnia traham ad me ipsum”;  Vulgata Clementina 1592..“omnia traham ad me ipsum”;   Bibbia Martini 1778…“trarrò tutto a me”).

E tu,   stai dentro,   o stai fuori ?

 

Adesso si fa il giudizio.

  • Se stai con il male.
  • Stai fuori.
  • Cacciato fuori.
  • Con lui.

 

  • Se stai con Gesù.
  • Stai dentro.
  • Tirato dentro Gesù.
  • Tirato dentro da Gesù.
  • Nella sua gloria.

 

Adesso il principe di questo mondo sarà cacciato fuori.

  • Adesso. Ora.  È ora. Proprio ora.    
  • Il male  è cacciato fuori.   
  • Il male  è buttato fuori.    
  • Il male  è gettato fuori.   
  • Il male  è fatto fuori.   
  • Il male  è fuori.
  • Adesso. Ora.  È ora. Proprio ora.     
  • Il male  non comanda più. 
  • Il male  non decide più.    
  • Il male  non ordina più.   
  • Il male  non rovina più.
  • Adesso. Ora.  È ora. Proprio ora.     
  • La croce  lo ha schiacciato. 
  • La croce  lo ha atterrato.   
  • La croce  lo ha affossato.   
  • La croce  lo ha spianato.
  • Adesso. Ora.  È ora. Proprio ora.     
  • La croce  lo ha sconfitto.  
  • La croce  lo ha battuto.   
  • La croce  lo ha perso.   
  • La croce  lo ha disperso.

 

Ed io, quando sarò innalzato da terra.

  • Se stai in Gesù.    
  • Il male è cacciato fuori.  Pure da te.    
  • Il male è gettato fuori.   Pure da te.    
  • Il male è fatto fuori.   Pure in te.
  • Se stai in lui.   
  • Stacca pure te.  Da terra.   
  • Ti tira su pure a te.  Da terra.         
  • Ti alza. Pure te.  Da terra.   
  • Ti innalza. Pure te.  Da terra.

 

Trarrò  tutto a me.

  • Se stai in lui.    
  • Ti tira a sé.  Pure a te.    
  • Ti attira a sé.  Pure a te.    
  • Ti tiene a sé.  Pure a te.   
  • Ti prende su di sé.  Pure a te.
  • E non trae a sé.   Solo te.   
  • Trae a sé.   Tutte le cose.     
  • Prende su di sé.  Tutte le cose.     
  • Congiunge in sé.  Tutte le cose.     
  • Le cose della terra.  E quelle del cielo.       
  • Le cose della terra.   A quelle del cielo.

 

 

  • Ecco cosa è quella croce.    È la porta del cielo.    
  • Ecco cosa è quella croce.    È la vittoria di Dio.     
  • È la gloria di Dio.     È la gloria del Figlio.   E la gloria del Padre.

 

È   la croce  gloriosa.

 

 

 

 

 

 

Gesù e Nicodemo

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

 

 

“E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.”

E tu,    ami le tenebre,  o ami la luce?

 

La luce è venuta nel mondo.

  • Se ami le tenebre.
  • Non vuoi la luce.
  • Non vuoi Gesù.
  • E non ti salvi.

 

  • Se ami la luce.
  • Vuoi la luce.
  • Vuoi Gesù.
  • E ti salvi.

 

Ami le tenebre.

  • Vuoi le tenebre.   Hai scelto le tenebre.    Stai  con le tenebre.    Non le lasci   le tenebre.
  • Così non si vede.  Il male che fai.      Così non si vede.  Il male che vuoi.    Così non si vede.   Il male che sei.
  • Non ci metti  la luce.  Non fai entrare la luce.    E non lo vedi il male che fai.     E te lo tieni.   Il male che  fai.
  • Non ci fai entrare  Gesù.   Non ci metti Gesù.    Lo tieni fuori.   Lo metti fuori.   Lo fai fuori  Gesù.     Come fa a salvarti ? 

 

Ami la luce.

  • La vuoi  la luce.   Hai scelto  la luce.    Stai nella luce.    Non ci stai senza la luce.
  • Ci metti la luce.     E si vede.  E si sa.  Che quello che fai è verità.   E fai la verità.  
  • Ci metti la luce.     E si vede. E si sa.     Che quello che fai,  lo fai in Dio.    Che quello che fai  è  in Dio.   
  • Ci metti Gesù.  Che è la luce.  Che è la luce di Dio.    Stai con lui.  Stai in lui.   E ti  può salvare.

 

 

Perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

  • Solo la luce di Dio,  solo Gesù,   ti può liberare dalle tenebre.   Dalle tue tenebre.      Lascia le tenebre.  Entra nella sua luce.    E se ne vanno le tenebre. E scappano le tenebre.    E le tenebre  non ci sono più.  

Ti  ha salvato   Gesù.  

 

 

 

 

 

I mercanti del tempio

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

 

 

“Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!”

E tu, lo scacci, quello che non è di Dio?

 

 

  • Fai come Gesù.
  • Scaccia quello.  Che non è di Dio.
  • Scaccia quello.  Che non è Dio.
  • Scaccia quello.  Che ti prende l’anima.

 

Gettò a terra il denaro dei cambiamonete.

  • Non ci può stare Mammona.  Davanti al tempio.
  • Non ci può stare Mammona.  Dentro al tempio.
  • Non è di Mammona.  Il tempio.
  • Non è Mammona.  Il tempio.
  • E lo scaccia Gesù.  Davanti al tempio.
  • E lo scaccia Gesù.  Da dentro il tempio.
  • E lo tira via Gesù.  Dal tempio.
  • E lo stacca Gesù.  Dal tempio.

Rovesciò i banchi.

  • E gli rovescia tutti i banchi Gesù.   A mammona.
  • E gli butta all’aria tutti i banchi Gesù.   A mammona.
  • E gli manda all’aria tutti i banchi Gesù.   A mammona.
  • E gli manda all’aria tutti i piani. Gesù.   A mammona.

 

Non fate della casa del Padre mio un mercato.

  • È la casa del Padre.  Quel tempio.
  • È la casa che appartiene al Padre.  Quel tempio.
  • È la casa riservata al Padre.  Quel tempio.
  • E tu l’hai fatto un mercato.  Quel tempio.
  • E tu lo hai venduto al mercato.  Quel tempio.
  • E ti sei venduto.  Il tempio.
  • E ti sei venduto Dio.   Con quel tempio.

 

Lo zelo per la tua casa mi divorerà.

  • Se non ci tieni.   Al tempio.
  • Se non ardi.   Per il tempio.
  • Se non bruci.    Per il tempio.
  • Non ci sta il fuoco di Dio.  In te.
  • Non ci sta Dio.  
  • Se ti prende il fuoco.  
  • Se ti accende il fuoco.
  • Se ti divora il fuoco.
  • Allora ci sta  il fuoco dello Spirito Santo.  
  • E ci sta Dio.   In te.

 

In tre giorni lo farò risorgere.

  • E ci sta il Figlio  di Dio.  
  • Ci sta il corpo  del Figlio.
  • Ci sta il corpo risorto  del Figlio.
  • È lui   il tempio  del Padre.
  • È lui   il tempio.

È lui  il tempio,  della tua anima.

 

 

 

 

 

 

La trasfigurazione del Signore

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

 

Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime; nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosé e conversavano con Gesù.

E tu, la vedi la sua luce?

 

  • Ci sta la Trinità.   Nella trasfigurazione.
  • La fa la Trinità.   La trasfigurazione.
  • È la Trinità.   La trasfigurazione.

 

Fu trasfigurato.

  • Ora lo vedi.   Quello che ci sta dentro.
  • Ora lo vedi.   Quello che viene fuori.
  • Ora lo vedi.   Quello che passa fuori.
  • Ora lo vedi.   Quello che traspare fuori.
  • Ora lo vedi.   Quello che è Gesù.

 

È Dio.

  • È la luce del Padre.   Che guarda il Figlio.
  • È la luce del Padre.   Che brilla nel Figlio.
  • È la luce del Padre.   Che brilla per il Figlio.
  • È la luce del Figlio.   Che brilla per il Padre.
  • È la luce del Figlio.   Che brilla nel Padre.
  • È la luce del Figlio.   Che brilla con il Padre.
  • È la luce dello Spirito Santo.   Che sta nel Padre e nel Figlio.
  • È la luce dello Spirito Santo.   Che sta tra il Padre e il Figlio.
  • È la luce dello Spirito Santo.   Che è la luce del Padre e del Figlio.

 

È il Figlio di Dio.

Venne una nube.     Ci sta lo Spirito Santo. Come una nube.  Che viene dall’alto. Che ti copre dall’alto.  Che ti porta Dio.

Dalla nube uscì una voce.     Ci sta il Padre. La voce del Padre.  Viene dal Padre. La vuole il Padre.  La fa il Padre.    La gloria del Figlio.

Questi è il Figlio mio.        Ci sta il Figlio.   Te lo dice il Padre. Che è il Figlio.  Lo afferma il Padre che è il Figlio.    Lo conferma il Padre. Che è il Figlio.

L’amato.      E ci sta l’amore del Padre.  Nel Figlio.   Ci sta l’amore del Padre.  Per il Figlio.   Ci sta l’amore del Padre.  Per te.

Ascoltatelo.        Ci sta la parola del Padre. Nel Figlio.   Ci sta quello che ti dice il Padre. Nel Figlio.    Ci sta quello che vuole il Padre. Nel Figlio.    Da te.

 

Risorto dai morti.       Se stai in Gesù.  Se stai in lui.  Se sei in lui.   Entri nella sua luce.       Entri nella sua vittoria.  Entri nella sua gloria.  Entri nella gloria del Figlio. Entri nella gloria del Padre.

 

Nella gloria   della Trinità.

 

 

 

 

 

 

Le tentazioni

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

 

 

Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana.

E tu, cosa gli dici?

 

  • Satana ti tenta.
  • Ti mette alla prova.
  • Ci prova.
  • Come fa con Gesù.

 

Se tu sei.

  • Mangia il mio pane.   Che non è di Dio.
  • Mangia il mio pane.   Che è contro Dio.
  • Mangia il mio pane.   Che non vuole Dio.
  • Mangia il mio pane.   Che è di pietra.
  • Mangia il mio pane.   E ti fai pietra.
  • Mangia il mio pane.   E sei nero come la pietra.
  • Mangia il mio pane.   Che non ti vuole.
  • Mangia il mio pane.   Che non sei Dio.
  • Mangia il mio pane.   E non sei Figlio di Dio.

Non di solo pane.

  • Non lo voglio il tuo pane.  Non voglio te.
  • Voglio Dio.   Voglio Dio come pane.
  • È Dio  il mio pane.
  • Solo lui sazia   la mia fame.

 

Ti do tutto, se mi adorerai.

  • È tutto mio.    E tu sei mio.
  • Ho tutto io.     E diventi mio.
  • Ti do tutto io.  E sei schiavo mio.
  • Adora me.    E lascia il tuo Dio.
  • Adora me.    E abbandona Dio.
  • Adora me.    E tradisci Dio.
  • Adora me.    E non sei Figlio di Dio.

Adora il Signore Dio tuo.

  • Non sei tu.  Il mio Dio.
  • Non sei tu.  Che voglio come Dio.
  • Non sei tu.  Dio.
  • Solo Dio è  Dio. 
  • Solo Dio è  il mio Dio.
  • Solo Dio è  l’unico Dio.
  • E adoro  solo lui.
  • E prego  solo lui.
  • E mi prostro.   Solo davanti a lui.

 

Gettati giù.

  • Buttati giù.   Così comandi il Padre.
  • Buttati giù.   Così obblighi il Padre.
  • Buttati giù.   Così costringi il Padre.
  • Buttati giù.   Così usi il Padre.
  • Buttati giù.   Così tenti il Padre.
  • Buttati giù.   Così sei tu. Che tenti il Padre.
  • Buttati giù.   Così non sei Figlio del Padre.

Non tenterai il Signore Dio tuo.

  • Non solo tenti me.  Ma tenti anche il Padre.
  • Usi il Figlio.   Per tentare il Padre.
  • Usi il Figlio.   Per attaccare il Padre.
  • Usi il Figlio.   Per comandare il Padre.
  • Usi il Figlio.   Per umiliare il Padre.
  • Usi il figlio.    Per levare il Padre.
  • Usi il Figlio.   E non c’è più il Padre.
  • Usi il Figlio.   E non c’è più il Figlio.
  • Non ci casco.
  • Non mi faccio usare.
  • Non lo attacco Dio.
  • Non lo uso Dio.
  • Non lo denigro Dio.
  • Non lo abbandono Dio.
  • Lo rispetto Dio.
  • Lo riparo Dio.
  • Lo difendo Dio.
  • Lo proteggo Dio.

 

  • Non ci casco. 
  • Non mi porti via   il Padre.
  • Non mi porti via  dal Padre.

E sei Figlio di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

Gesù guarisce il lebbroso

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

 

“Se vuoi, puoi purificarmi!” Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio, sii purificato!” E subito la lebbra scomparve da lui, ed egli fu purificato.

E tu,   glielo chiedi di guarire ?

 

  • Gesù può.
  • Può guarirti.
  • Perché è Dio.   E tu no.

 

  • Non solo  può.
  • Ma anche  vuole.
  • Vuole guarire te.
  • Più di te.

 

Se vuoi.     Ti dicono che ci devi stare. Ci devi restare. Te la devi tenere. La lebbra. E non lo chiedi.

Se vuoi.     Ti dicono che è un bene.   Che ti fa bene.   Che è per il tuo bene.   La lebbra.    E non lo chiedi.

Se vuoi.     Ti sembra che chiedi troppo.  Ti sembra che è troppo.  Che vuoi troppo da Dio.     E non lo chiedi.

Se vuoi.     Ti sembra che lui non ci pensi.   Che lui non lo sa.  Che lui non gli va. Che lui non lo vuole.    E non lo chiedi.

Se vuoi.     Ma poi  ti è rimasto solo lui.    Ma poi  ci sta solo lui.    Ma poi  lo può fare solo lui.        E lo chiedi.  E lo gridi.  E lo implori.    “Se vuoi. ”

 

Puoi purificarmi.        Se vuoi. Puoi.   Io so, che tu lo puoi fare.  Io credo, che tu    lo puoi fare.   Io so che tu sei Dio.  Io credo che tu sei Dio.     E Dio lo può fare.

 

 

Lo voglio.         Prima lo chiedi.   Poi lo vuoi.   Poi lo credi.        E  lo scopri.  Che  lo vuole Gesù.    Che lo vuole pure  Gesù.   

 Lo voglio.      Che lui lo vuole. Come te.     Che lui lo vuole. Più di te.   Che lui lo vuole.  Prima  di te.      Che lui lo vuole.  Da sempre.    

Sii purificato!      E quello che vuole Dio.  Si fa.    E quello che dice Dio. Si fa.    Si fa subito.    Diventa un fatto.  È fatto.     È fatto da Dio.  Con te.   Lo ha voluto Dio.  Con te.

 

 

La lebbra scomparve.      È scesa la mano di Dio   su di te.    Si è posata la mano di Dio  su di te.     Ti ha toccato la mano di Dio.    E  il male se ne va.   E la  lebbra se ne va.     E la lebbra non ci sta.     

Fu purificato.       La mano di Dio.   Ti fa nuovo.   Ti rifà di nuovo.    E sei nuovo.    

Fu purificato.       La mano di Dio.    Ti fa puro.     Mondato. Pulito.  Immacolato.    Ti fa intero.   Ti fa vero.  

 

 Ti  fa   guarito.                                                                                                        Nel corpo.  E nell’anima.  

 

 

 

 

 

 

 

Guarì molti

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

 

 

“Gli portavano tutti i malati e gli indemoniati… Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni.”

E tu,   che fai davanti al male ?  

 

Guarì molti.

  • È Gesù   che ti leva.   Il male.
  • È Gesù   che ti libera.   Dal male.
  • È Gesù  che ti guarisce.  Dal male.
  • Del corpo e dell’anima.     Non tu.

 

 

Gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.

  • È il male.           Che ti ha fatto cieco.  Che ti ha fatto sordo.   Che ti ha fatto muto.   Che ti vuole muto.
  • È il male.           Che ti fa le piaghe.     Che ti fa piegato.   Che ti fa curvato. Che ti fa chinato.
  • È il male.           Che ti ha sfigurato il volto.    Che ti ha deturpato  il volto.   E non hai più  volto.
  • È il male.           Che ti ha paralizzato.  Che ti ha bloccato.   Che ti ha impedito.
  • È il male.           Che ti ha fatto morto.  Che ti fa morto.   Che ti vuole morto. Per sempre.

 

 

Guarì molti che erano affetti da varie malattie.

  • È Gesù.            Che ti viene vicino.   Che ti sta vicino.    Che  ti è vicino.
  • È Gesù.            Che ti prende per mano.    Che ti tiene nella sua mano.     Nella mano di Dio.  Nel palmo di Dio.
  • È Gesù.            Che ti da  Dio.    Che ti passa Dio.   Che ti riempie di Dio.     Perché lui  è Dio.
  • È Gesù.            Davanti a Dio.   Il male se ne va.    Se ci sta Dio.  Il male non ci sta.   
  • È Gesù.            Che ti ha guarito.   Che ti ha levato il male.   Non stai più male.   Non sei più  malato.

 

E scacciò molti demòni.

  • Ti leva i demoni.             Ti sei fatto demonio dentro.   Hai venduto l’anima.  Al male.     E l’ha fatta sua.  E l’ha fatta come lui.     
  • Ti leva i demoni.              E il demonio dentro,    ti fa fare il male, come lui.    Ti fa volere il male, come lui.      Ti fa volere  il male  più di lui.
  • Ti leva i demoni.              Solo Gesù.   Te può levare quel demonio  dentro.   Solo Gesù,  te lo leva  fino in fondo.     Solo Gesù,  te lo leva tutto.   Te lo leva nel profondo.
  • Ti leva i demoni.              Solo Gesù.     Ti leva il peccato  che lo ha fatto entrare.   Ti leva il peccato che ce lo fa stare.   Ti leva il peccato che lo fa trionfare.
  • Ti leva i demoni.              E l’anima torna.    Torna pura.  Torna intera. Torna vera.     Ti ha guarito nell’anima.

 

 

Prendi la mano  di Gesù.    Tieni la mano  di Gesù.     Mettiti nelle mani di Gesù.     E guarisci anche tu.     Ancora.  Ora.

Nel corpo.    E nell’anima.

 

 

 

 

 

 

Uno che ha autorità

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

 

Nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!” E Gesù gli ordinò severamente: “Taci! Esci da lui!” E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

E tu lo sai,   chi è Gesù?

Gesù ha l’autorità.  Ha la potestà. Ha la potenza.  Ha il potere.  Sopra a ogni cosa. Visibile e invisibile.     Gliela ha data  il Padre.

 

Come uno che ha autorità. 

  • Ecco chi ce l’ha  la potestà.   Gesù.  Non tu.
  • Ecco di chi è  la potestà.  Di Gesù.
  • Ecco dove sta  la potestà.  In Gesù.
  • Ecco chi è  la potestà.   È Gesù.  Non tu.

 

  • Gesù può.  Tu no.
  • Gesù può comandare al male.   Tu no.
  • Gesù può scacciare il male.   Tu no.
  • Gesù può schiacciare il male.  Tu no.
  • Perché Gesù  è Dio.     E tu no.

 

Nella sinagoga.      Nella sinagoga,  sta lo spirito impuro.   Nella sinagoga viene fuori.  Nella sinagoga salta fuori.   Lo spirito impuro.

Cominciò a gridare.    Davanti a Gesù.  Non ce la fa a stare nascosto.   Davanti a Gesù. Non può stare nascosto.     Ha paura di lui.  Lo spirito impuro.

Che vuoi da noi?    Gli prende un colpo. Allo spirito impuro.  Gli viene un colpo. Allo spirito impuro.     Se la vide brutta. Lo spirito impuro.

 

Sei venuto a rovinarci?       Lo spirito impuro lo sa.   Che è venuto a fare Gesù.

  • A perdere lui.      A farlo fuori.  A metterlo fuori.  A levarlo di torno.
  • A perdere lui.      A farlo perso.  A farlo schiacciato.  A farlo distrutto.  A farlo umiliato.
  • A perdere lui.      A farlo disperso.  A farlo a pezzi.  A mandarlo in pezzi.  A disperdere i pezzi.
  • A perdere lui.      A farlo finito.     A farlo finire.  A farlo perire.  A farlo morire. 
  •  A perdere lui.     A farlo  dissolto.     A farlo sparire.  A farlo  scomparire.  A farlo svanire.      E non ci sta più.

Io so chi tu sei.       E io so,  che tu lo puoi fare.    Io so che tu lo sai fare.  Io so  che tu,   lo sei venuto a fare.

Il Santo di Dio.      Perché tu sei Dio.   Il Figlio di Dio.  Il santo di Dio.  Il santo che viene da Dio.  Il santo che è in Dio.  Il santo che è di Dio.     Il santo che  è Dio.

 

 

Taci.       Ecco  la potenza di Gesù.    Lo comanda. Gli ordina.   Lo fa stare zitto.  Lo fa stare muto.    E non può parlare.    E non può più far male.

Esci da lui.     Ecco la potenza di Gesù.     Lo caccia.  Lo scaccia.  Lo butta fuori. Lo fa uscire fuori.  Lo caccia fuori.    Lo manda via.

Esci da lui.      Lo manda via dall’uomo.   E libera l’uomo.    Lo libera dal male.  Gli leva il male.    E non ci sta più il male.  E non gli fa più male.     Ecco che è venuto  a fare Gesù.

 

Straziandolo.     È arrabbiato lo spirito impuro. È arrabbiato tanto lo spirito impuro. Perché non può più fare niente.    Perché non ha più niente.    Perché non è più niente.

Uscì da lui.       E obbedisce.     Ha perso. È perso.  È disperso.   È finito.  È finita. Non ci sta più.    Non si soffre più.

 

Ecco che fa  Gesù.                                                                                                Ecco  la potenza di Gesù.

 

 

 

 

 

 

Venite dietro a me

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a meVenite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini , vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

 

Gesù disse loro: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”. E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

E tu, lo segui?

 

Venite dietro a me.

  • Gesù ti chiama.   Ancora.
  • Gesù ti chiama.   Adesso.
  • Gesù ti chiama.   Ora.

 

  • Ad andare dietro a lui.   E non a un altro.
  • A mettere  davanti lui.    E non un altro.
  • A mettere  prima lui.      E non altro.

 

 

Li chiamò.

Ti chiama.       Non per negarlo.    Non per farlo sparire.   Non per farlo scomparire.    Non per dire  che non c’è.

Ti chiama.       Non per rinnegarlo.      Non per dire che non è.   Non per dire  che non è Dio.    Non per farlo sparire  come Dio.

Ti chiama.       Non per tradirlo.      Non per dire non lo conosco.  Non per dire non so chi è.       Non per dire  non c’entra con me.

Ti chiama.      Non per ripudiarlo.     Non per dare a un altro dio.  Il posto suo.   Non per mettere un altro dio.  Al posto suo.     Non per adorare un altro dio.         Al posto suo.

Ti chiama.      Non per dissacrarlo.     Non per dare a un altro dio.  Le cose sue. Non per dare a un altro dio.  La casa sua.    Non per dare a un altro dio.  Il corpo suo.

Ti chiama.     Non per profanarlo.     Non per far cambiare da un altro dio.  Il corpo suo.    Non per far violare  da un altro dio.  Il corpo suo.     Non per far calpestare  da un altro dio,  che non è Dio.     Il corpo suo.

 

 

Vi farò pescatori di uomini.

Non sei tu,   che la fai  la rete.     Non sei tu,  che la ripari la rete.   Non ce la fai a fare la rete.    Non sei tu,  la rete.

Solo con Gesù,  ce la fai.     Perché è Gesù,  che pesca gli uomini.   Che li tira  a sé.   Che li attira a sé.   Che li abbraccia a sé.   Con le braccia di Dio.     Sono le braccia di Dio.   Quella rete.

Sono le mani di Dio.   Quella rete.     Sono le dita di Dio.  Le dita del Padre.  Che accoglie i suoi figli.   Che raccoglie i suoi figli.     E li stringe a sé.

Sono le mani di Dio.  Quella rete.    Che tira fuori i suoi figli.   Dal fondo del mare. Dal profondo del mare.   Dall’oscurità del mare.     Dall’oscurità  del male.

 

Solo Dio, ce la fa.     A tirarli fuori dal male.    Solo Dio può.   Solo Dio ci riesce.    E il Figlio di Dio lo fa.      Ecco perché è venuto.   Ecco perché ti chiama.

 

Ecco   cosa ti chiama a fare.    Gesù.