È risorto !

Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli.   Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

 

« Perché cercate tra i morti  colui che è vivo?  Non è qui,  è risorto ».

 

 

Il sepolcro.

  • Loro.    Non escono dal sepolcro.
  • Loro.    Non ce la fanno ad uscire dal sepolcro.
  • Loro.    Ci restano.  Nel sepolcro.
  • Gesù.    Esce dal sepolcro.
  • Gesù.    Perché  è Dio.
  • Gesù.    E si vede  che è Dio.

 

È risorto.

  • Gesù.    Il suo corpo morto.
  • Gesù.    Non lo lascia morto.
  • Gesù.    Non lo lascia  nelle tenebre.
  • Gesù.    Lo porta fuori  dalle tenebre.
  • Gesù.    Lo porta fuori  dalla morte.
  • Gesù.    E  non è più morto.
  • È risorto.    È risorto  il corpo.
  • È risorto.    È risorto  nel corpo.
  • È risorto.    È risorto  con il corpo.
  • È risorto.    Con il corpo  che si vede.
  • È risorto.    Con il corpo  che si tocca.
  • È risorto.    Con il corpo  in carne e ossa.
  • È risorto.    Ora  quel corpo.  
  • È risorto.    Non è solo tornato in vita. 
  • È risorto.    Ora ha  la vita.
  • È risorto.    Ha  la vita di Dio.
  • È risorto.    Ha  la vita eterna.
  • È risorto.    Ora  è eterno.

I teli posati là.

  • È risorto.    E non  muore più.
  • È risorto.    E non può morire più.
  • È risorto.    E non ci sta più  la morte.
  • È risorto.    E non  soffre più.
  • È risorto.    E non può soffrire più.
  • È risorto.    E non ci sta più  il dolore.
  • È risorto.    E non è  più ferito.
  • È risorto.    Sono guarite le ferite.
  • È risorto.    E non ci stanno più  le ferite.

 

Perché lo ha fatto?

  • È risorto.    Lo ha fatto  per te.
  • È risorto.    Ti fa vedere  come fa.
  • È risorto.    Ti fa vedere  come succede.
  • È risorto.    Ti fa vedere  che succede.
  • È risorto.    Al tuo corpo morto.
  • È risorto.    E anche il tuo corpo  non è più morto.
  • È risorto.    E anche il tuo corpo  non resta morto.
  • È risorto.    E anche il tuo corpo  risorge con lui.
  • È risorto.    Alla fine dei tempi.
  • È risorto.    Ti fa risorgere  lui.
  • È risorto.    Ti fa risorgere  in lui.
  • È risorto.    E risorgi  con lui.
  • È risorto.    Con il tuo corpo  risorto.

 

  • Ecco  perché  è venuto.
  • Ecco  perché  è risorto.

 

 

 

 

 

La Passione.

In quel tempo, tutta l’assemblea si alzò; condussero Gesù da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme. Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia. Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere. Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?». Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori. Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte. Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».  Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò. Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.

 

Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato.  Il velo del tempio si squarciò a metà.

 

 

La Passione.

  • Nella Bibbia.    Si sapeva tutto.
  • Nella Bibbia.    Si sapeva già tutto.
  • Nella Bibbia.    Era scritto tutto.
  • Nella Bibbia.    Era già scritto tutto.
  • Loro.    Lo sapevano  anche loro.
  • Loro.    Che doveva venire  Dio.
  • Loro.    Che doveva venire  il Figlio di Dio.
  • Loro.    Che era  il Figlio di Dio.

 

Insistevano nell’accusarlo.

  • Ma loro.    Lo hanno accusato.
  • Ma loro.    Con il dito puntato.
  • Ma loro.    Perché è  Dio.
  • Ma loro.    E vogliono essere loro   dio.
  • Ma loro.    Lo hanno condannato.
  • Ma loro.    Con il dito puntato.
  • Ma loro.    Perché è  il Re.
  • Ma loro.    E vogliono essere loro   il re.
  • Ma loro.    Lo hanno umiliato.
  • Ma loro.    Con una corona di spine.
  • Ma loro.    Perché è sua  la corona.
  • Ma loro.    E si sono presi   la sua corona.
  • Ma loro.    Lo hanno schernito.
  • Ma loro.    Con una canna in mano.
  • Ma loro.    Perché è suo  lo scettro.
  • Ma loro.    E si sono presi   il suo scettro.
  • Ma loro.    E poi gli hanno dato. 
  • Ma loro.    La croce  come trono.
  • Ma loro.    Ma è suo   il trono.  
  • Ma loro.    E gli hanno preso   il suo trono.
  • Ma lui.      Ma Dio  è Dio.
  • Ma lui.      E fa le cose  di Dio. 
  • Ma lui.      Non  le loro.  
  • Ma lui.      E si vede  che succede.

 

Verso mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio.

  • Per lui.    Succede.   
  • Per lui.    Si vede. 
  • Per lui.    Perché lui   è Dio.
  • Per lui.    Il Figlio  di Dio.    
  • Per loro.    Non succede.  
  • Per loro.    Non si vede.
  • Per loro.    Non ci sta.
  • Per loro.    Non  si fa.
  • Per loro.    Perché  non sono Dio.

 

Detto questo spirò.

  • Si fa buio.
  • Va via  la luce.
  • Non ci sta  la luce.
  • Senza  il suo Dio.
  • Si spegne  il sole.
  • Va via  il sole.
  • Non ci sta il sole.
  • Senza  il suo Dio.
  • Trema la terra.
  • Si scuote  la terra.
  • Non ci sta  la terra.
  • Senza  il suo Dio.
  • Si spaccano  le rocce.
  • Si spezzano  le rocce.
  • Non ci stanno  le rocce.
  • Senza  il suo Dio.
  • Si squarcia  il velo.
  • Si lacera  il velo.
  • Il cuore  del tempio.
  • Senza  il suo Dio.
  • Si apre  il cuore.
  • Si sveglia  il cuore.
  • Ora lo sa.   Il cuore.
  • Davvero costui  era.
  • Il Figlio  di Dio.

 

 

 

 

 

 

L’adultera.

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.  Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.  Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

 

“Mosé, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?” Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.

 

 

Lapidare donne come questa.

  • Come una pietra.    Ti prendono.
  • Come una pietra.    Ti tengono.
  • Come una pietra.    Ti fanno.
  • Come una pietra.    Ti tirano.
  • Come una pietra.    Ti scagliano.
  • Come una pietra.    Ti buttano.
  • Come una pietra.    Contro Gesù.
  • Come una pietra.    Per far male a Gesù.
  • Come una pietra.    Per colpire Gesù.

 

L’adultera.

  • L’adultera.    Sono loro.  Che hanno tradito Dio.
  • L’adultera.    Sono loro.  Che non hanno più Dio.
  • L’adultera.    Sono loro.  Che non stanno più con Dio.
  • L’adultera.    Sono loro.  Che vanno con un altro Dio.
  • L’adultera.    Sono loro.  Che stanno con un altro Dio.
  • L’adultera.    Sono loro.  Che stanno con uno che non è Dio.
  • L’adultera.    Sono loro.  Che vanno con altri dei.
  • L’adultera.    Sono loro.  Che stanno con altri dei.
  • L’adultera.    Sono loro.  Che stanno con tutti gli dei.

 

Si mise a scrivere col dito.

  • Gesù.    Lo scrive  il loro peccato.
  • Gesù.    Lo scopre  il loro peccato.
  • Gesù.    Lo sa  il loro peccato.  
  • Gesù.    Gli indica  il loro peccato.

 

Chi di voi è senza peccato.

  • Loro.    Ti senti  senza peccato.
  • Loro.    Lo hai messo in lei  il tuo peccato.
  • Loro.    Sta in lei  il tuo peccato.
  • Loro.    È lei  il peccato.
  • Il tuo dito.    Da lei a te.
  • Il tuo dito.    Volto a te.
  • Il tuo dito.    Rivolto a te.
  • Il tuo dito.    Verso di te.
  • Il tuo dito.    Cambia il verso.
  • Il tuo dito.    Inverte il verso.
  • Il tuo dito.    Converte il verso.
  • Il tuo dito.    Si converte.
  • Il tuo dito.    E lo vedi  il tuo peccato.

 

Neanche io ti condanno.

  • Gesù.    È senza peccato.
  • Gesù.    Solo lui  è senza peccato.
  • Gesù.    Ma non ti tira  la pietra.
  • Gesù.    Ti tira  il suo cuore.
  • Gesù.    Ti colpisce  con il suo cuore.
  • Gesù.    Ti colpisce  al cuore.

 

Va’  e non peccare più.

  • Il cuore di Gesù.    Non ti lascia.
  • Il cuore di Gesù.    Non lo lasci.
  • Il cuore di Gesù.    Non lo lasci più.                                                                             
  • E  non sei più   adultera.

 

 

 

 

 

Il figliol prodigo.

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».   Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.  Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.  Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

 

 

 

Il figlio.

  • Ti hanno levato.    La casa  del Padre.
  • Ti hanno levato.    Dio Padre.
  • Ti dicono.    Che  devi fare senza.
  • Ti dicono.    Che  devi stare senza. 
  • Ti dicono.    Che  è meglio senza.
  • Ti dicono.    Che  devi fare da solo.
  • Ti dicono.    Che  devi stare da solo.
  • Ti dicono.    Che  è meglio solo.
  • Ti dicono.    E  te ne sei andato.
  • Ti dicono.    E  lo hai lasciato.
  • Ti dicono.    E  sei partito.
  • Ti dicono.    E  non ci sei più stato.
  • Con  il Padre.

 

Dissoluto.

  • Nella loro casa.    Ci sei finito.
  • Nella loro casa.    Ti  hanno portato.
  • Nella loro casa.    Ti  ci hanno incastrato.
  • Nella loro casa.    Ti  hanno svuotato.
  • Nella loro casa.    Ti  hanno sfinito.
  • Nella loro casa.    Ti  hanno finito.
  • Nella loro casa.    Non  hai più niente.
  • Nella loro casa.    Non  c’è più niente.
  • Nella loro casa.    Non  sei più niente.

Le carrube.

  • Aprì gli occhi.   Guarda.
  • Per loro.    Sei  come quella ghianda.
  • Per loro.    Sei  quella ghianda.
  • Per loro.    Che  possono mangiare.
  • Per loro.    Che  possono buttare.

 

Tornerò da mio padre.

  • E il tuo volto.    Torna  indietro.
  • E il tuo volto.    Si volta  indietro.
  • E il tuo volto.    Si volge  indietro.
  • E il tuo volto.    Si rivolge  indietro.
  • E il tuo cuore.    Cambia  verso.
  • E il tuo cuore.    Inverte  il verso.
  • E il tuo cuore.    Converte  il verso.
  • E il tuo cuore.    Si  converte.

 

Il Padre.

  • Le braccia del Padre.    Sono  il cuore del Padre.
  • Le braccia del Padre.    Ci  metti il tuo cuore.
  • Le braccia del Padre.    Ci  sta il tuo cuore.
  • Le braccia del Padre.    E  torni figlio.
  • Le braccia del Padre.    E  ritorni figlio.
  • Le braccia del Padre.    E  sei figlio.
  • Le braccia di Dio Padre.    E  sei figlio di Dio.

 

  • Sei   tornato.
  • Ti   ha ritrovato.
  • Ti   sei ritrovato.

 

 

 

 

 

Il fico seccato.

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

 

“Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

 

 

Seccato.

  • Ti hanno  seccato.
  • Ti hanno fatto  un legno secco.
  • Ti hanno fatto  secco.
  • Ti hanno levato  la linfa.
  • Si sono presi  la linfa.   
  • E non ti danno  la linfa.
  • E non hai più  la linfa.
  • Ti hanno levato  i frutti.
  • Si sono presi  i frutti. 
  • E non ti danno  i frutti. 
  • E non hai più  i frutti.

 

Lascialo ancora.

  • Ma  hai ancora  tempo.
  • Fai  ancora  in tempo.
  • Sei  ancora  in tempo.

Finché gli avrò zappato attorno .

  • Le tue zolle.    È Gesù  che le sa.
  • Le tue zolle.    È Gesù  che le fa.
  • Le tue zolle.    È Gesù  che le apre.
  • Le tue zolle.    È Gesù  che le volta.
  • Le tue zolle.    È Gesù  che le rivolta.
  • Le tue zolle.    È Gesù  che le capovolta.
  • Le tue zolle.    È Gesù  che le verte.
  • Le tue zolle.    È Gesù  che le converte.
  • Le tue zolle.    È Gesù  che ti converte.

 

E avrò messo il concime. 

  • Il concime.    È  il corpo di Gesù.
  • Il concime.    È  il sangue di Gesù.
  • Il concime.    È  il corpo risorto di Gesù.

E tra un anno.

  • Il suo corpo risorto.    Te lo leva  il male.
  • Il suo corpo risorto.    Ti libera  dal male. 
  • Il suo corpo risorto.    E non ci sta più  il male.
  • Che ti aveva  seccato.
  • Il suo corpo risorto.    Ti da  la linfa.
  • Il suo corpo risorto.    Ti ridà  la linfa.
  • Il suo corpo risorto.    E hai  la linfa.
  • La linfa  di Dio.

 

  • E  non sei  più secco.
  • E  non ti fanno   più secco.
  • E  fai   i  frutti.   
  •  I  frutti di Dio.    

 

 

 

 

 

La trasfigurazione.

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.   Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. 

 

“Il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria.” 

 

 La trasfigurazione. 

 

 

Loro.   I nemici di Dio.    Ora  si vedono.

  • Esce fuori.     Da  dentro di loro.  
  • Esce fuori.     Chi  sono  loro.
  • Ora si vede.     Che  sono i malvagi. 
  • Ora si vede.     Chi   sono i malvagi.
  • Ora si vede.     Che  fanno il male.
  • Ora si vede.     Che  sono il male.
  • Ora si vede.     Che  ti fanno male.
  • Ora si vede.     Che  ti fanno stare male.
  • Ora si vede.     Che  vogliono il male.
  • Ora si vede.     Che  hanno scelto il male.

 

 

Il suo volto cambiò d’ aspetto.   Si trasfigura..

  • Esce fuori.       Da dentro  Gesù.   
  • Esce fuori.       Chi è   Gesù.     
  • Ora si vede.     Che è  Dio.   
  • Ora si vede.     Che brilla  Dio.
  • Ora si vede.     Che è   lo splendore   di Dio.
  • Ora si vede.     Che è   lo splendore   del Padre.
  • Ora si vede.     Che risplende   nel Padre.
  • Ora si vede.     Che risplende   nel volto  del Padre.
  • Ora si vede.     Che risplende   del volto  del Padre.  
  • Ora si vede.     Che risplende   di Spirito Santo.   

 

  La sua veste divenne candida e sfolgorante.    

  • Ora si vede.     Che   è il suo corpo  che splende.   
  • Ora si vede.     Che   è il suo corpo  che risplende.   
  • Ora si vede.     Che   è il suo corpo  che è divino.   
  • Ora si vede.     Che   anche il suo corpo  è divino.   
  • Ora si vede.     Che   anche il suo corpo  è diventato divino.   
  • Ora si vede.     Che   anche il suo corpo  è risorto  in Dio.                                   

 

Questi è il Figlio mio.   

  • E si trasfigura.   Pure il cielo. 
  • E viene fuori.   Ed esce fuori.    Dio intero. 
  • Ora si vede.     Che Dio    è Trinità. 
  • Ora si vede.     Che ci sta   il Padre. 
  • Ora si vede.     Che ci sta   il Figlio. 
  • Ora si vede.     Che Gesù   è il Figlio.
  • Ora si vede.     Che ci sta   lo Spirito Santo. 

 

Videro la sua gloria.

  • Ora lo vedi.     E   anche tu stai   in lui. 
  • Ora lo vedi.     E   anche tu puoi stare.  In lui.
  • Ora lo vedi.     E   risplendi anche tu.   In lui. 
  • Ora lo vedi.     E   risplende pure   il tuo volto.   In lui.
  • Ora lo vedi.     E   risplende pure   il tuo corpo.  In lui.
  • Ora lo vedi.     E   risorge pure   il tuo corpo.   In lui.  

 

  • E risplendi.   Anche tu.    In Dio.
  • Per   l’ eternità.

 

 

 

 

 

 

Le tentazioni.

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

 

Gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

 

 

Gli mostrò tutti i regni della terra.

 

  • Ci sono cascati.
  • Hanno detto  a Satana.
  • Dammi  tutti i regni.
  • Voglio  tutti i regni.
  • E  si sono presi  pure il tuo.
  • E  si sono presi  pure te.
  • Hanno detto  a Satana.
  • Voglio  tutto il potere.
  • Dammi  tutto il potere.
  • E  si sono presi  pure il tuo.
  • E  si sono presi  pure te.

Se ti prostrerai.

  • Ai piedi  di Satana.
  • Ci  si sono gettati.
  • Ci  si sono lanciati.
  • Ci  sono stati.
  • E  ci portano  pure te.
  • E  ci trascinano  pure te.
  • E  ci fanno stare  pure te.
  • E  gli danno  pure te.
  • Ci  mettono  pure te.
  • Ci  devi stare  pure te.
  • Ai  piedi di lui.   Ad adorare lui.

Quello che vuole Satana.

  • È.    Arrivare  a te.
  • È.    Avere  te.
  • È.    Distruggere  te.
  • È.    Avere  la tua anima.
  • È.    Distruggere  la tua anima.

 

Che fare?

  • Ma tu.    Non  ci stai.
  • Ma tu.    Non  ci caschi.
  • Ma tu.    Non  lo fai.
  • Ma tu.    Non  glielo fai fare.
  • Ma tu.    Ti  alzi da lui.
  • Ma tu.    Ti  stacchi  da lui.
  • Ma tu.    Ti  distacchi  da lui.
  • Ma tu.    Ti  sganci  da lui.
  • Ma tu.    Te  ne vai via  da lui.

Il Signore Dio tuo adorerai.

  • Come fare.  Te lo dice Gesù.
  • Adora.    Solo  il Signore.
  • Adora.    Solo  il Signore  Dio tuo.
  • Adora.    Solo  lui è  Dio.
  • Adora.    Solo  lui è  il tuo Dio.
  • Adora.    Solo  lui è  l’unico Dio.
  • Adora.    E  vai  da Dio.
  • Adora.    E  stai  con Dio.
  • Adora.    E  stai di più  con Dio.
  • Adora.    E  non lo lasci più  Dio.

 

  • E Satana.    Non ce la fa.
  • E Satana.    Se ne va.
  • E Satana.    Non ci sta.
  • E Satana.    Non ci sta  più.
  • E non ci stanno più.    Manco loro.

 

 

 

 

 

Il cieco che guida.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».

 

“Può forse un cieco guidare un altro cieco?  Non cadranno tutti e due in un fosso?” 

 

Può un cieco.

  • Davanti ci sta   il  Cieco. 
  • Ci sta   Quello  che ti fa cieco. 
  • Ci sta   la trave  che ti fa cieco.

 

  • È lui che.     Non   vuole vedere   Dio.   
  • È lui che.     Non   può vedere  Dio.  
  • È lui che.     Non   sopporta Dio.  
  • È lui che.     Ha   invidia  di  Dio.   
  • È lui che.     È  l’  Invidia.       
  • È lui che.     Non   vede   la pace.   
  • È lui che.     Non   vuole  la pace. 
  • È lui che.     Non   ci sta  la pace. 
  • È lui che.     Non   ci deve stare  la pace.
  • È lui che.     È  la   Divisione.   
  • È lui che.     Non   vede   la verità.  
  • È lui che.     Non   si deve vedere   la verità.
  • È lui che.     Non   ci sta  la verità. 
  • È lui che.     Nega   la verità. 
  • È lui che.     È la   Menzogna. 
  • È lui che.     Non  vede  il bene. 
  • È lui che.     Non  vuole  il bene. 
  • È lui che.     Non  ci deve stare  il bene. 
  • È lui che.     Non  ti fa  il bene.
  • È lui che.     Non  è  il bene. 
  • È lui che.     È  il   Male.

 

Guidare un altro cieco.

  • E tu.    Gli vai  dietro.
  • E tu.    Ti metti  dietro.
  • E tu.    Gli stai  dietro.
  • Dietro  a lui.
  • E tu.    Vai  in fila.
  • E tu.    Ti metti  in fila.
  • E tu.    Fai  la fila.
  • Dietro  a lui.
  • E tu.    Gli dai  la mano.
  • E tu.    Gli dai  una mano.
  • E tu.    Ci stai  con mano.
  • Dietro  a lui.
  • E tu.    Ti tieni  al bastone.
  • E tu.    Gli tieni  il bastone.
  • E tu.    Fai  il bastone.
  • E tu.    Sei  il bastone.
  • E tu.    Il suo  bastone.
  • Dietro  a lui.

 

Cadranno tutti e due in un fosso.

  • E lui.    Ti ha scavato  la fossa.
  • E lui.    Ti porta  nella fossa.
  • E lui.    Ti porta  nella sua fossa. 
  • E tu.    Ci caschi  nella fossa.
  • E tu.    Ci cadi  nella  fossa.
  • E tu.    Ci stai già  nella fossa.
  • Con lui.

 

 Togli la trave.

  • Apri gli occhi.    Togliti.   Da lui.  
  • Apri gli occhi.    Sganciati.   Da lui.
  • Apri gli occhi.    Staccati  da lui.
  • Apri gli occhi.    Levati  da lui.
  • Apri gli occhi.    E non ci caschi  nella fossa.
  • Apri gli occhi.    E non ci stai  nella fossa.
  • Aprì gli occhi.    E ti salvi  dalla fossa.

 

  • Apri gli occhi.     
  • E non sei più   cieco.

 

 

 

 

 

Amate i vostri nemici.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

 

“Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.”

 

I vostri nemici.

  • Nemico  di chi.
  • Se sei nemico  a me.
  • Non ci casco  nel tranello.
  • Non ci casco  nel tuo tranello.
  • Non divento  come te.
  • Se sei nemico  a me.
  • Non ci casco  nell’odio.
  • Non ci casco  nel tuo odio.
  • Non divento  il tuo odio.
  • Non divento  come te.
  • Se sei nemico  a me.
  • Non ci casco  nel male.
  • Non ci casco  nel tuo male.
  • Non divento  il male.
  • Non divento  come te.

 

Amate i vostri nemici.

  • Ma se sei nemico a me.
  • Perché  sto con Dio.
  • Se sei nemico a me.
  • Perché  sono di Dio.
  • Se sei nemico a me.
  • Perché  ci sta Dio.
  • Non sei nemico  a me.
  • Sei nemico  a Dio.
  • Sei nemico  di Dio.
  • Sei il Nemico  di Dio.
  • Sei quello  che gli fa del male.
  • Sei quello  che gli vuole male.
  • Sei quello  che è il male.
  • Sei   il Male.
  • E io   non amo te.

 

Fate del bene a quelli che vi odiano.

  • A te.    Che  ci sei cascato.
  • A te.    Che  ci sei finito dentro.
  • A te.    Che  ci stai dentro.   Al male.
  • Ti faccio del bene.    Se  non mi porti via.
  • Ti faccio del bene.    Se  non mi trascini via.
  • Ti faccio del bene.    Se  non ce la fai  a portarmi via.  Da Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  non ti do l’anima.
  • Ti faccio del bene.    Se  non ti do la mia anima.
  • Ti faccio del bene.    Se  non ti vendo l’anima.
  • Ti faccio del bene.    Se  sto con Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  sto di più con Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  sto ancora di più  con Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  ti do Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  lo vedi  Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  si vede  Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  ci vedi  Dio.

 

  • Così  ti posso amare.
  • Con l’amore   che ti serve.
  • Con l’amore   che ci serve.
  • Con l’amore   che ci vuole.
  • Con l’amore   che ti manca.
  • Con l’amore   di Dio.
  • Così  amo te.

 

 

 

 

 

Le beatitudini.

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.   Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

 

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame,  a causa del Figlio dell’uomo.   Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché,  ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. 

 

 

Vi odieranno.

  • Ti fanno  odio.
  • Ti vogliono  odio.
  • Devi essere  odio.
  • Come loro.

Vi metteranno al bando.

  • Ti fanno  solo.
  • Ti vogliono  solo.
  • Devi essere  solo.
  • Come loro.  Senza Dio.

Vi insulteranno.

  • Ti fanno  insulto.
  • Ti vogliono  insulto.
  • Devi essere  insulto.
  • Perché sono loro.
  • Un insulto.  A Dio.

Vi disprezzeranno.

  • Ti fanno  niente.
  • Ti vogliono  niente.
  • Non sei  niente.
  • Perché sono loro.
  • Niente.   Senza Dio.

 

Beati voi.

  • Beati voi.    Lo fanno perché.
  • Beati voi.    In te  ci sta Dio.
  • Beati voi.    Si vede che  ci sta Dio.
  • Beati voi.    È la prova   che in te  ci sta Dio.
  • Beati voi.    Lo fanno perché.
  • Beati voi.    Hai scelto  Dio.
  • Beati voi.    Hai scelto Dio.   Più di loro.
  • Beati voi.    Stai con Dio.   E non con loro.
  • Beati voi.    Sei di Dio.    E non sei di loro.

 

 

Guai a voi.

  • Guai a voi.    Siete voi  che li odiate.
  • Guai a voi.    Come avete odiato  Gesù.
  • Guai a voi.    Come odiate Dio.    Ancora. Ora.
  • Guai a voi.    Siete voi  che li insultate.
  • Guai a voi.    Come avete insultato  Gesù.
  • Guai a voi.    Come insultate Dio.   Ancora. Ora.
  • Guai a voi.    Siete voi  che li mettete al bando.
  • Guai a voi.    Che  li fate fuori.
  • Guai a voi.    Come avete fatto fuori  Gesù.
  • Guai a voi.    Come avete fatto fuori Dio.   Ancora. Ora.
  • Guai a voi.    Siete voi   che li disprezzate.
  • Guai a voi.    Come avete disprezzato  Gesù.
  • Guai a voi.    Come disprezzate  Dio.
  • Guai a voi.    Come sfregiate  Dio.   Ancora. Ora.

 

  • Se ce la fai   a stare con Dio.
  • Nonostante  loro.
  • Sei beato   veramente.
  • Sei beato   per sempre.