Il granello di senape

 In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

 

 

 

Quanto. Tanto, poco. Di più, di meno. Sei abituato a misurare, a calcolare, a confrontare. Sei abituato  ad aumentare, allargare,  debordare.   Così,  pesi  anche la fede.   La valuti secondo il peso, la quantità.  La  vuoi enorme, totale, smisurata. La pensi piena, ripiena, colmata.  La senti poca, minima, assente.  Quello che conta non è la quantità.  È la qualità, l’essenza, la sostanza, la presenza di Dio vivo e vero.

La fede è un seme. Non dipende da te. È un dono di Dio. Come un seme, ha in sé, in potenza, già tutto il futuro albero. Ma ha bisogno di essere coltivato, alimentato, custodito.

Un seme di senape. Un seme piccolo. Il più piccolo. Perché la qualità della fede è nella piccolezza. Perché nella piccolezza, c’è Gesù. Gesù che si è fatto piccolo, povero, umile.  Più c’è piccolezza e povertà, più c’è fede.  Più c’è piccolezza  e umiltà e più diventa grande l’albero della fede.

Se la fede è vera, anche piccolissima, può cambiare le cose. Non perché lo fai tu. Non per merito tuo. È Dio presente in te e con te, che cambia le cose.  È lui che opera prodigi.  È lui che può sradicare un gelso e piantarlo nel mare.  Lui lo ha creato e lui lo può fare. Solo lui.  A  lui, con lui e per lui, tutto è possibile.

È possibile se ti riconosci per quello che sei.  Piccolo.  Servo inutile.  Non sei tu a fare tutto. Tutto ti è stato dato. Tutto è di Dio. Tutto fa parte del progetto misterioso di Dio. Puoi prendere parte a quel progetto di salvezza. Puoi fare la sua volontà. Servire a realizzarla. Ma non  è tua, non ti appartiene, non la possiedi.  Non dipende da te.

Riesci a fare la volontà di Dio, se stai al tuo posto. Se lo riconosci, come il Signore. Se lo vivi, come il Signore. Se lo servi, come il Signore.  Allora ti senti servo inutile. Perché  in Dio tutto è avvenuto. Tutto è compiuto. Tutto è compreso.

Anche tu.

 

 

Il sacro Cuore

 

 

 

 

La lancia affonda nel costato di Gesù e arriva al cuore. Squarcia il cuore. Buca il suo cuore.

Penetra per fare entrare la morte, invece fa uscire la vita. Penetra per finire, invece fa uscire l’inizio. Doveva essere la sconfitta, invece è stata la vittoria. Doveva svuotare, invece ha riempito il mondo, di Dio.   Doveva  seccare, inaridire, invece fa sgorgare la sorgente divina  dell’acqua e del sangue di Dio.

Il cuore di Gesù trafitto, è stato aperto e si è potuto riversare sul mondo. Ora quel cuore, disciolto nel sangue e nell’acqua, viene verso di te. Quel cuore,  squarciato,  viene fuori dal costato, esce fuori verso il mondo. Si fa incontro al mondo. Per toccarlo, per vivificarlo, per salvarlo, per santificarlo.

Per avvicinarlo al Padre, per sempre.

 

 

 

 

 

 

Il Sangue versato

 

 

 

Gesù chiama il suo sangue, il sangue dell’Alleanza.

Dio  ha voluto non solo,  stabilire con l’uomo una relazione vera, di scelta, di libertà, di rispetto e di amore. Ha voluto anche  celebrarla, consacrarla, stabilendo con l’uomo un’Alleanza, un patto, che  ufficializza, certifica e  garantisce la relazione.  Per dargli così  consistenza,  stabilità e sacralità.

Così  ha innalzato l’uomo a un’Alleanza con Dio. Alleanza suggellata e certificata dalle tavole della legge nel vecchio testamento. Nel nuovo, la nuova alleanza è suggellata e certificata dal sangue del Figlio di Dio. Il sangue di Dio è a garanzia dell’Alleanza. Dio ci ha messo il suo sangue per santificare il rapporto con l’uomo. Nel sangue di Dio, nel sangue della nuova Alleanza, l’uomo può essere lavato, asperso, purificato, salvato, consacrato, santificato.

Ogni volta che nella Messa, viene consacrato il pane e il vino, si rinnova la passione, la morte la resurrezione di Gesù, cioè la sua Pasqua. È come se, in modo misterioso, si celebra l’immolazione nel corpo del Signore e viene versato il suo sangue. Nel sangue versato  del Figlio di Dio, viene vinta la morte, il male e il peccato  e si rinnova la resurrezione.  Nel Sangue versato puoi essere lavato, salvato ed entrare nell’Alleanza con Dio.

Pensa, quante volte sei andato alla ricerca di un’alleanza che ti facessi sentire più forte, più sicuro. Pensa cosa hai fatto per garantirsi l’appoggio, il sostegno di qualcuno. Pensa come ti sei venduto per ottenere il consenso. Pensa alle alleanze fasulle, ipocrite, basate sul calcolo, sull’interesse, sulla convenienza. Pensa alle alleanze obbligate, condizionate dominate dal potere, dai i soldi, dal ricatto. Pensa a chi ti sei appoggiato  per non sentirti solo, per non soccombere, per sopravvivere.

Ecco Dio, il tuo Dio, quello che ti ha creato, si allea con te. Diventa il tuo alleato. Tu hai per alleato un Dio. Il primo, il principale, il più importante, il più vero.  L’alleato che non ti minaccia, non ti calpesta, non ti imprigiona, non ti rovina.  L’alleato che ti libera, che ti salva, che ti dà la vita eterna, la sua stessa vita.

Se tu lo vorrai.  Se ti aprirai e lo ascolterai.  Se ti nutrirai  del suo corpo e del suo sangue.  Se Lo riconoscerai e Lo adorerai .  Se Lo amerai.

 

 


Il Corpo del Signore

 

 

 

 

Non è un simbolo, non è un’ipotesi, non è un significato. Gesù quando ha preso il pane tra le mani e ha reso grazie, non ha detto:   questo è come…,  o questo significa…, o questo assomiglia…. Ha detto questo è il mio corpo, questo è il mio sangue. E poiché Gesù è il Figlio di Dio, è Dio in persona, quel corpo è il corpo di Dio, quel sangue è il sangue di Dio.

Ma ci pensi? Nessuna religione, nessun’altra religione ti da un bene più vivo, più vero, più prezioso. Nessuna religione ti nutre del corpo e del sangue di Dio. Nessun altro Dio ti dà il suo corpo e il suo sangue come cibo e come bevanda. Nessun altro Dio ti tocca, entra nel tuo corpo, nella tua anima, nella tua vita in modo concreto, reale, completo. Sei toccato dal corpo dal sangue di Dio, sei asperso, lavato, benedetto, santificato, consacrato dal sangue di Dio!!!

Quello che vedi non è un ostia, quello che vedi non è vino. Non è opera di uomo. Il sacerdote con le sue mani consacrate invoca lo Spirito Santo. È lo Spirito Santo, Dio stesso, che opera quel miracolo e trasforma la sostanza del pane in corpo del Figlio di Dio e la sostanza del vino in sangue del Figlio di Dio. Ti appare allo stesso modo di prima, ma la sostanza, l’essenza, è totalmente trasformata. Si chiama transustanziazione ( trans = attraversamento, mutamento, passaggio,  sustanza  = sostanza).

Ma non è possibile!  A te e agli uomini no, ma a Dio si! Dio è nella dimensione divina e il Lui può tutto. Perché non potrebbe farlo? Ha fatto tutto il creato dal nulla!!

Ma perché non lo vedo anche da fuori? Ma se si vedesse anche da fuori, saresti costretto a credere in Dio, saresti privato della tua libertà di cercarlo, saresti obbligato ad accettarlo per forza. Non sarebbe più una scelta, non sarebbe più una conquista. Dio ti rispetta veramente, come nessun altro mai.  Lui che è Dio.  Non si vuole imporre, Lui che potrebbe e ne avrebbe tutto il diritto. Perché sa che ogni rapporto vero di amore parte dal rispetto e dalla libertà di scegliere. E Dio ti ama veramente.

Il sangue è l’elemento più vitale, più profondo, più autentico di una persona e quello di Dio si unisce al tuo, entra nel tuo, nella tua parte più  vitale e più essenziale.

Prendete e mangiate. Si offre come cibo per nutrirti di Lui. Per nutrirti di Dio, di Colui che ci ha creato. Che ha inventato lo sguardo di tua moglie, che ha plasmato il viso di tuo figlio, che ti ha donato il mondo. Il tuo Creatore si fa cibo e bevanda per stare con te, per entrare nella profondità del tuo essere, per partecipare della tua vita, della tua storia.

Per salvarti, per risollevarti, per aprirti al divino,  all’eterno.

 

 

 

La Trinità

 

 

 

 

Un unico Dio in tre persone. Questo è un mistero per la mente umana perché Dio non segue le leggi della logica. Lui è  Altro da questo.

Può aiutarci l’immagine del triangolo. Tre angoli distinti che formano un  solo triangolo. Tre persone distinte, un solo e unico Dio.  Altra immagine di una  unica testa con tre facce o volti. Ogni volto è una persona distinta, che appartiene allo stesso capo. Il Padre,  il Figlio e lo Spirito Santo, tre persone che appartengono ad un unico  Dio.  Un’ unica sostanza,   un unico  Dio.

Dio è unico, ma non è solitario. Dio è Amore, è comunione di amore, è Trinità. Perché ci sia l’amore ci deve essere una relazione di almeno due persone. Nella Trinità c’è un io, un tu e un noi. L’Io è il Padre che ama, il Tu è il Figlio l’amato, e lo Spirito Santo è il Noi, l’amore che li unisce.

Dio è unico, ma non è isolato. Espande anche al di fuori di sé il dialogo di amore che c’è in Lui e crea l’uomo, per stabilire anche con lui una relazione di amore.

Così anche l’uomo partecipa della Trinità. È l’amato e nell’unità tra Gesù e il Padre, vive il Noi. Lo Spirito Santo è quello che gli rivela che è venuto dal Padre e attraverso Gesù, lo riporta al Padre.

È un mistero la Trinità. Non viene dalla mente umana la Trinità. Viene da Dio. È l’originalità e la specificità di Dio. Ma è anche la creatività di Dio. La sua essenza vitale. Non la trovi  in nessun’altra religione. Perché è rivelata da  Dio stesso. È rivelata dal Figlio e dallo Spirito Santo che te la fa sperimentare.

Partecipare della Trinità significa sperimentare “ quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo,  queste  ha preparato Dio per coloro che lo amano.” (Is. 64, 3)

 

 

Sorgente viva.

 

 

 

 

Lo spirito Santo non è un concetto, non è un’ipotesi, non è una possibilità, non  è un’immagine virtuale.  È una realtà viva perché è Dio in persona. È una realtà vera perché è l’origine di tutta la realtà visibile e invisibile.

Allora perché io non la sento? Non la vedo, non la incontro?

Dipende dalla tua fede. La fede è come un contenitore e lo Spirito Santo è il contenuto.

Se ti presenti davanti alla sorgente di acqua viva dello Spirito senza un contenitore, puoi solo cogliere una sensazione, avere una intuizione, ma non riesci a prendere nulla, a fare entrare nient’altro.

Se raccogli  l’acqua della sorgente con le mani per dissetarti,  puoi assaporarlo soltanto.

Se hai un piccolo bicchiere, la quantità che puoi prendere è poca e rischi di rimanere presto senza.

Se invece ti presenti  con una grande cisterna, allora puoi fare il pieno di Spirito Santo.

Il contenitore grande della tua fede è tale se si è svuotato dei tuoi calcoli e delle tue paure, se si è svuotato dei tuoi  dèi, dei tuoi padroni, delle tue schiavitù. È tale se il tuo cuore si è fidato senza riserve. Se hai detto di sì allo Spirito Santo e al progetto di Dio. Se lasci che lo Spirito di Dio si incarni nella tua vita di tutti giorni.

Dove lo trovi? Nella comunità dei credenti, nella Chiesa. Nella Pentecoste ha riempito la casa dove si trovavano i discepoli a pregare e si è posato su di loro. È Gesù risorto che ha passato lo Spirito Santo agli apostoli e gli ha dato la possibilità di trasmetterlo agli altri.  Viene  tutte le volte che la Chiesa lo invoca su di te nei sacramenti.  In tutti i sacramenti. Viene  nella Messa durante la consacrazione.  Viene quando fai  la comunione.

Viene tutte le volte che lo chiami e lo ami.

 

 

Lo Spirito di Dio.

 

 

 

Lo Spirito Santo è lo Spirito di Dio.

È come l’acqua.  Scende dal cielo in modo sempre uguale e uniforme, è sempre la stessa, ma produce effetti diversi in ogni cosa, secondo la propria natura.  Anche lo Spirito è  uno e indivisibile, ma  dà  a ognuno doni e carismi diversi secondo la propria natura e secondo il progetto di Dio.

È come il sole.  E’ unico ma ha tanti raggi diversi. Ogni cosa si sente toccata e riscaldata come se il sole risplendesse solo per lei. Lo stesso lo Spirito Santo dona la grazia a  ognuno in modo totale e completo.

È come il vento.  Un vento gagliardo, forte, potente, che fa rumore. Come il vento lo Spirito è qualcosa di invisibile  che muove, cambia, sposta, porta verso l’alto,  trasporta i nuovi semi, feconda. È potente, efficace, risolutivo.

È come il fuoco.   Il fuoco dell’amore, che divampa, che arde, che illumina, che riscalda. È il fuoco che trasforma la sostanza. Che cambia radicalmente le cose.   E’ l’Amore  di Dio.

È il mediatore tra noi e Dio.  È come la luce. Se non ci  fosse la luce, i nostri occhi non potrebbero vedere le cose, non potrebbero entrare in relazione con le cose. Anche il suono, la parola, il profumo, il tatto, hanno la funzione di mediare il rapporto tra noi e il mondo e  ce lo fanno percepire. Così lo Spirito Santo è il  mezzo,  lo strumento, il nesso che ci permette di entrare in relazione con Dio. È quello che ce lo fa sentire, che ce lo fa sperimentare, che ce lo fa conoscere.  Senza di lui sappiamo che un  Dio c’è, ma rimaniamo distanti,  separati, come ciechi, sordi, muti, storpi.

È lo Spirito di Verità che ti rivela il mistero di Dio, le profondità di Dio. È quello che parla attraverso di te del Padre, che annuncia attraverso di te il Figlio e si fa comprendere da tutti quelli che ti ascoltano. È quello che ti  fa compiere i prodigi e le opere di Dio.

È  il Paraclico, che significa: avvocato, difensore, presso Dio. È quello che ti difende dall’accusatore. Dal male che divide, separa, calunnia, oltraggia, sottomette, rifiuta, uccide. Dal male che accusa te e i  fratelli davanti a Dio. Dal male che hai dentro di te,  che  dà sempre la colpa, che non perdona, che punisce, che si vendica, che condanna anche te stesso. Dall’accusa che ti distrugge dentro, ti corrode, ti consuma. Solo lo Spirito Santo  può perorare la tua causa e difenderti. Lui lo può fare perché è presso Dio, conosce le sue profondità  e il suo cuore. Lui intercede per te davanti a Dio con gemiti inesprimibili, e lo fa per te, al tuo posto,  secondo i disegni di Dio.

È il Consolatore. È colui che ridà pace e gioia al tuo cuore. Lui è la pace e la gioia di Dio. E ti fa sperimentare le cose che Dio ha preparato per coloro che lo amano: “quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo!”

 

 

Viene dal Padre

 

 

 

 

Lo Spirito Santo procede dal Padre, viene dal Padre. E’  l’Amore tra il  Padre e il Figlio, è l’unità del Padre e del Figlio. Viene su di noi e ci porta l’Amore del Padre e del Figlio, ci fa partecipare di quell’amore e di quella unità. È solo in quella dimensione divina che possiamo amarci e diventare un corpo solo e un’anima sola.

Viene e ti fa conoscere Dio, ti parla di Lui, ti nutre di Lui. Ti fa amare il Padre e ti dona la salvezza del Figlio. Ti rivela le verità nascoste e il piano di salvezza di Dio.

Ti fa conoscere anche te stesso, ti svela i segreti del tuo cuore, ti risana le ferite più nascoste. Ridà vita alle parti più seccate, ridà  dignità alle parti soffocate. Ti fa essere quello che sei veramente, ti dà la forza di poterlo esprimere. Ti fa conoscere il progetto di Dio nella tua vita e ti da gli strumenti e il coraggio per portarlo avanti.

Ti dà l’essenza di te stesso, così che non la devi più cercare altrove o negli altri. Ti fa capire il senso della tua vita,  le radici vere  del dolore, la causa delle tue angosce. Risana, riscalda, ristora, consola il  tuo cuore. E lo rinnova e lo fa risorgere. Ti dà la gioia, ti dà la pace anche con te stesso.

È lo Spirito Santo di Dio che viene su di te, in te e per te. È il fuoco di Dio che può cambiare ogni cosa. Ogni cosa veramente. È l’essenza stessa di Dio che si offre a te, che è davanti a te, nella sua dolcissima luce e mistero.

Apri il tuo cuore, la tua mente, la tua anima e spalanca le tue braccia. E digli: “Vieni!”.

 

 

 

Una cosa sola.

 

 

 

 

Essere un cuore solo e un’anima sola. Essere uniti. Condividere il dolore di chi soffre. In particolare, oggi, di chi soffre per la mafia.

Basta parlare della mafia quando i morti ci sono già stati!  Basta prendersela con la popolazione perché non reagisce, con la povera gente che la subisce. Basta con i depistaggi culturali. Basta nascondersi dietro i paraventi e le maschere!

La morte per mafia non è solo fisica,  è  psicologica e riguarda tutti quelli che le vivono a fianco. È la morte della propria dignità, della propria libertà, del proprio onore, della propria umanità. È l’essere lasciati soli a morire. È il tacere per sopravvivere, per non essere uccisi, per non essere minacciati, per salvare la vita dei propri cari.

È l’essere schiacciati da una violenza terribile, da un teschio sociale, che si è infiltrato in tutto, che respiri in ogni cosa, che è presente in ogni angolo. È una tortura quotidiana che non risparmia nessuno, che può rovinare la tua famiglia, il tuo lavoro, il tuo futuro. È l’essere derubati dei tuoi soldi, con il pizzo, con le tangenti, con gli appalti. E’ essere derubati della verità.  Questa morte psichica  è  presente tutti i giorni  e riguarda tanta gente. E’ una strage di massa.

Di chi è la responsabilità?  I veri responsabili sono  quelli che si alleano con lei, che la cercano, che la assecondano, che se ne servono, che non la toccano.  Sono quelli  che la usano, che la vogliono viva e  fiorente,  per dominare e usare le persone.  E per usarle meglio,  le cose non devono cambiare.  Le persone devono rimanere  nel bisogno, nella povertà, nella necessità,  per costringerle a  chiedere ogni cosa a loro. Le persone devono vivere  nella paura, nel terrore, per non farle pensare. Devono rimanere  schiave  per servire meglio i loro padroni.

I responsabili  si sono fatti padroni della vita e della morte, del bene e del male. Sono i nuovi assassini del Figlio di Dio.

Ma Dio non muore! Nessuno può farlo morire. Nessuno può vincerlo.  Dio  ha già vinto tutto il peccato del mondo e la morte. Sulla sua croce ha sconfitto tutto il male,  il male assoluto. Lui è l’unico vero Dio, Lui è il Bene che nessuno potrà mai toglierci.  Quello che da la vita a tutto il nostro essere, quello che ci fa risorgere. Quello che ci dona lo Spirito  di Verità che farà luce su tutto e sanerà tutte le ferite.

 

 

Non sei del mondo

 

 

 

 

Cerchi di amare l’altro, di non giudicarlo, di accettarlo per quello che è. Lo giustifichi, lo perdoni, lo consoli. Sei sincero, onesto, vero. Per la giustizia sei capace di giocarti la reputazione, per la verità sei capace di giocarti l’amicizia, per la lealtà ti giochi l’approvazione degli altri. Sui valori non si scherza, non ci si vende, non si  contratta. Sul valore più importante, su Dio, poi ti puoi giocare anche la vita.

Quando sei così, ti aspetti che gli altri ti ammirino, che ti applaudano, che ti rispettino di più. Invece succede il contrario. Più sei  così e più il mondo ti snobba, ti dimentica, ti abbandona. Anzi, più si vede, più si nota, peggio è. Se ti ostini e glielo fai notare, può arrivare anche ad attaccarti, a ripudiarti, a odiarti. Ti sembra assurdo e ti senti in colpa, ma non sai di cosa e perché.

Gesù te lo spiega. Perché non sei del mondo. Il mondo ama ciò che è suo. il mondo applaude chi lo rappresenta, ricerca ed esalta chi lo venera, usa chi lo serve, manipola chi lo teme e lo cerca.  Il mondo vuole che tu lo adori, ti vuole fare come lui, con i suoi idoli, le sue logiche, le sue regole. Ti vuole come lui per dominarti, per possederti, per farti suo.

Se  gli sfuggi, se sei diverso, se non gli appartieni, comincerà a sedurti, poi proverà a criticarti e a convincerti che sei sbagliato, poi comincerà di isolarti, fino ad attaccarti e a distruggerti. Perché stai annunciando con la tua vita, Dio. Il Dio vero.

Si, perché tu non sei del mondo. Sei nel mondo, ma non appartieni al mondo. Con il battesimo sei stato consacrato. Sei diventato sacro. Riservato a Dio. Sei di Dio. Sei suo figlio.

Il mondo ti condanna, come ha fatto con Gesù,  perché non ha conosciuto il Padre. Ma se vivi  in Dio e nell’unione del Padre del Figlio,  allora potrà conoscerlo e potrà essere risanato.