Il cieco nato

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.  Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».  Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.  Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.                                                                                    Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

 

 

“Sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: “Va’ a lavarti nella piscina di Siloe”, che significa “inviato”.  Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.”                                                                                                                  E tu,  sei cieco ?     Chi  ti fa vedere?

 

Gesù.

Solo Gesù,  ti apre gli occhi.    Solo Gesù,  ti fa vedere.   Solo Gesù,  ti fa vedere Dio.

 

Un uomo cieco.      Il cieco sei tu.    Non ti fanno vedere. Non devi vedere. Non puoi vedere. Quello che  fanno loro.      E non ci vedi più.

Un uomo cieco.      Il cieco sei tu.    Vedi quello che ti pare.  Vedi come ti pare. Vedi quando ti pare.    Vedi,  se ti pare.      E non ci vedi più.

Un uomo cieco.      Il cieco sei tu.      Vedi solo, quello che vuoi tu.   Vedi solo, quello che dici tu.    Ci stai solo tu.   Non ci sta Gesù.     E non ci vedi più.

 

Gesù..sputò per terra.       Come quando ti ha fatto,  con la terra.   Come quando ha messo dentro a quella terra,    il suo soffio, il suo alito di vita.       Perché è Dio.

Fece del fango con la saliva.      Fa del fango.   Come quando ti ha creato.   E ti plasma,  e ti riplasma,  e ti rifà gli occhi.     Ti spalma gli occhi,  con Dio.    Ti spalma gli occhi,  di Dio.    Perché è Dio.

Va’ a lavarti nella piscina di Siloe.      Ma per vedere.   Devi far toccare  quello che sta sui tuoi occhi,  cioè Gesù.    Con Siloe. L’inviato.    Cioè che Gesù  è inviato da Dio.

Tornò che ci vedeva.       È Gesù,   che ti ha mandato il Padre,  per farti vedere.    È Gesù,  che gli ha dato il Padre,  per farti vedere.     Con Gesù,  lo vedi il Padre.     E ti   fa vedere.   E ci vedi.

 

Ero cieco e ora ci vedo.      Questo è un fatto.  Questo è il fatto.  È avvenuto.  C’è stato.  Lo ha fatto Gesù.

Che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato.     Non è mai successo.  Non è mai accaduto.   Non può accadere. Non si può fare.    Aprire gli occhi. A un cieco nato.

Se costui non venisse da Dio.       È perché viene da Dio,  che lo può fare.   È perché ci sta Dio,  che lo può fare.      Nessuno lo può fare.  Solo Dio lo può fare.

 

Tu, credi nel Figlio dell’uomo?       Ecco, ora Gesù ti chiede,  di fare la tua professione di fede.    Devi dire a chi credi.  A chi credi veramente.

E chi è, Signore, perché io creda in lui.    Dimmi tu Gesù, chi è.  Dimmi tu Gesù, chi sei. Dimmi tu Gesù.      Ho gli occhi aperti.   Ora si sono aperti anche gli occhi del cuore.

Lo hai visto.     Lo hai sperimentato.   Lo hai toccato. Lo hai provato. Lo hai sentito.  Lo hai visto,  con i tuoi occhi.

È Colui che parla con te.     Sta davanti a te.  Sta con te. Parla a te.   Te lo dice Gesù.  Che è lui.  Chi è lui.     Che è Dio.

Credo Signore!       Ecco il tuo si, a Dio.    Si, ci sto.   Si, lo so. Si, ora lo so.  Si, lo vedo. Si, ora lo vedo.    Si,  ci credo.

 

Perché coloro che non vedono.      Ecco perché è venuto Gesù.   Per te,  che eri cieco. Per te,  che avevi chiusi gli occhi.     Per te,  che avevi tappati gli occhi.

Vedano.      Ecco perché è venuto Gesù.   Per aprirti gli occhi.  Per farti tornare a vedere. Per farti vedere.     Per farti vedere Dio.      E non sei più cieco.

E quelli che vedono.      Ecco perché è venuto Gesù.   Per te.     Che non ti senti, cieco. Per te, che vedi tutto.  Che capisci tutto. Che sai tutto.      Come Dio.  Più di Dio.   Al posto di Dio.

Diventino ciechi.     Ecco perché è venuto Gesù.    Per te,  per farti vedere,  che non ci vedi.     Che sei tu,  il vero cieco.      Che non vedi Dio.   Che non vuoi vedere Dio.   Che non puoi, vedere Dio.

Siamo ciechi anche noi.     Ecco perché è venuto Gesù.    Per te.  Per aprire gli occhi anche a te.       Hai gli occhi dell’anima,  chiusi.    Accecati.  Incollati.

Siamo ciechi anche noi.          Ora lo sai che sei cieco.    E puoi andare da Gesù.      Gesù ti aspetta.         E ti apre,   gli occhi dell’anima.

 

Ecco   la Quaresima.

 

 

 

 

 

 

 

 

La samaritana

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».   Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». Molti Samaritani di quella città credettero in lui. E quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

 

 

“Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno”.                               E tu ,   la cerchi  l’acqua ?

 

Di Gesù.

Solo Gesù,   ha l’acqua che cerchi.    Solo Gesù,  ti da  l’acqua che cerchi.    Solo Gesù,    è  l’acqua che cerchi.

 

Una donna samaritana.     Sei tu,   la samaritana.    Ti sei separato dal tuo Dio.  Ti sei dato a un altro di Dio.  Ti sei venduto a un altro Dio.    Hai un altro Dio.

Una donna samaritana.       È la tua anima,   la samaritana.    Gli hai levato  il suo Dio.  Gli hai levato l’acqua.    E l’hai fatta arsa.   Arida. Secca. Lacerata. Spaccata.    Non ci nasce più niente.  Non ci cresce più in niente.    Non ci sta più in niente.

Ad attingere acqua.       Anche tu,  vai al pozzo.    Ti manca l’acqua.   Non ci stai senza acqua.   Non ci puoi stare senza acqua.      E la cerchi,  l’acqua.

Ad attingere acqua.      E la cerchi,  nel pozzo degli altri.     E la vai a prendere,  nel pozzo degli altri.    E la vai a mendicare,  al pozzo degli altri.       Ma quell’acqua lì,   non la placa    la tua sete.

 

Dammi da bere.         Gesù  ti aspetta proprio li,   vicino a un pozzo.    Proprio li.   Quando hai bisogno dell’acqua.      Proprio li.  Dove vai a prendere l’acqua.

Dammi da bere.        Dammi   il tuo bisogno di acqua.    Dammi la tua sete.   Dammi la tua arsura.      Dammi quello che ti ha seccato .  Dammi quello che ti ha bruciato.

Dammi da bere.     Dammi il tuo peccato.    Metti in me  il tuo peccato.   Metti in me quello che ti ha separato.

Chi è colui che ti dice.    Chi te lo dice è Dio.   Solo Dio può riportare Dio. Dove non ci sta.   Solo Dio può riparare Dio. Quando non ci sta.     Solo Dio può rimettere Dio. Al suo posto. Dove sta.

 

Acqua viva.      Eccola lì.   Davanti a te,  l’acqua viva.     È lui,  l’acqua viva.   L’acqua che cercavi.  È l’acqua di Dio.      È Dio che cercavi.  È Dio vivo che cercavi.

Non avrà più sete in eterno.       È quella l’acqua,  che calma la sete.   Che placa la sete.  La sete di Dio.     È la sete di Dio che avevi dentro.     E solo Dio  la placa quella sete.  E non hai più sete.  Per sempre.

Diventerà una sorgente.    Non è solo acqua viva,  quello che ti da Gesù. Ti da la sorgente di quell’acqua.     È lo Spirito Santo. Che sgorga dal Padre.   E l’acqua di Dio non ti manca più.  Ci sta sempre.

 

Dammi quest’acqua.        Ecco, ora la chiedi a Gesù.  L’acqua.   Ora la prendi da Gesù, l’acqua.    Ora la attingi da Gesù, l’acqua di Dio.      E Dio torna in te.   Nella tua anima.

Dammi quest’acqua.       E non sei più arso.  E non sei più arido.  E non sei più secco. Lacerato, spaccato.    E non sei più  morto.      Sei rinato.  Sei risorto.

E non continui a venire qui.       E non la cerchi più,  l’acqua degli altri.   E non la mendichi più,   l’acqua degli altri.      E non ti serve più,  l’acqua degli altri.

Ad attingere acqua.      Se non te la danno,  meglio.     Perché la prendi di più,  da Dio.     La attingi di più,  da Dio.     Ti riempi di più,  di Dio.

 

E sei di più,   sorgente.                                                                                                       Anche   per gli altri.

 

 

 

 

 

 

La trasfigurazione

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.  Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

 

 

“E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.”                                                                                                                      E il tuo volto,  brilla ?

 

Con Gesù.

Con Gesù,  brilla il tuo volto.   Davanti a Gesù, brilla il tuo volto.    In Gesù, brilla il tuo volto.

 

Li condusse in disparte.     Anche te Gesù,  ti conduce.   Anche te   porta in disparte, con lui.  Su un alto monte.  In alto. Vicino al cielo.

E fu trasfigurato.     E ti fa vedere.   Ti svela. Ti rivela.  Ti mostra. Ti dimostra.  Ti manifesta.   Chi è lui.

Il suo volto brillò.      Il suo volto è nel Padre.   È immerso nel volto del Padre.  Si specchia nel volto del Padre.     Si illumina  del volto del Padre.

Come il sole.     E il suo volto diventa  raggiante, luminoso, splendente.  Sfolgorante.  Appare, traspare, Dio.   L’essenza di Dio.      Perché è Dio.

E le sue vesti  candide.      E le sue vesti diventano candide.  Pure. Immacolate.  Appare, traspare,  la purezza di Dio.    La santità di Dio.     Perché è Dio.

Mosé ed Elia.      È lo splendore della sua gloria.   È la gloria della resurrezione.  E la gloria del Padre.     È lo splendore della gloria   del Figlio e del Padre.

 

Una nube luminosa.    Lo splendore continua.    Ecco una nube luminosa.  Lo splendore è una nube.   Lo splendore è lo Spirito Santo.    Che scende su di te.  Ti ammanta. E ti tiene. E ti contiene. E ti copre. E ti ricopre.   Dello splendore di Dio.    Nello splendore di Dio.

Una voce dalla nube.       Ed ecco  da quella nube,    appare,  compare,  traspare.   il Padre.    La voce del Padre.      Che ti dice,  chi è Gesù.

Questi è il Figlio mio.       Questi,  è il Figlio mio.     È il Figlio di Dio.  È Dio.   Lo dice Dio.    Lo dice il Padre.   Lo conferma il Padre.

L’amato.      In lui ci sta il mio amore.   In lui lo trovi il mio amore.   In lui ho posto il mio amore.

In lui ho posto il mio compiacimento.       In lui ci sta la mia gioia.    In lui ho posto la mia gioia.      In lui  ci sta la mia gloria.     È lui la mia gloria.

Ascoltatelo.     Ascolta lui. E non altro.   Senti lui. E non altro.   Segui lui. E non altro.

 

Ecco,  cosa appare.    Ecco cosa compare.    Ecco cosa si svela.   Ecco cosa si rivela.   In Gesù.     La Trinità.   Davanti a te.

E anche il tuo volto splende.   E anche il tuo volto risplende.    E anche il tuo volto brilla.

E ti brillano   gli occhi.

 

 

 

 

 

 

 

Le tentazioni

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

 

 

“Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.”                               E tu,   nella tentazione,  che fai ?

 

Come Gesù.

Fai come Gesù.      Te lo fa vedere Gesù,  come fare.    Te lo fa vedere Gesù,  che fare.    E non ci caschi.    Nel tranello del Male.

 

Se tu sei Figlio di Dio.     Se…. Ci mette il se.        Il male lo nega,  come Figlio di Dio.    Non lo vuole, come Figlio di Dio.   Non ci deve stare,  come Figlio di Dio.    Te lo leva,  come Figlio di Dio.

Se tu sei.      Se tu sei……..Il Male lo mette in dubbio,  il Figlio di Dio.    Così lo umilia.  Lo abbassa.  Lo  attacca.     Ci prova a staccarlo  da Dio.     Come fa con te.     Così  non sei più di Dio.

Se tu sei.       Se tu sei il Figlio di Dio.     Lascia Dio.  Lascia andare Dio.   Non pensare più a Dio.    E mangia.  Mangia il mio pane.    Mangia le mie pietre.  Nere. Dure. Oscure.   E non sei più  di Dio.

Non di solo pane.    Non ci caschi nel tranello.    Non le mangi le sue pietre.  Non le metti dentro, le sue pietre.   Non ti nutri, delle sue pietre.     E non diventi pietra.

Ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.       È Dio il tuo pane.    È Dio il pane,  che metti dentro.     È Dio che il pane, che ti riempie dentro.    È Dio il pane, che ti sazia dentro.    E sei  di Dio.

 

Se tu sei il Figlio di Dio, gettati.       Se tu sei il Figlio di Dio.     Gettati giù.   Così vai contro Dio.   Vai contro i piani di Dio.   E getti via  i piani di Dio.     E salta la salvezza.    E non sei più di Dio.

Ti porteranno sulle loro mani.      Gettati giù.      E costringi Dio,  a venire a salvarti.     Lo obblighi a intervenire.   A venire fuori.  A farsi vedere.       E salta  la fede.     E non sei più  di Dio.

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo.         Non lo sfidi  Dio.    Non lo obblighi,  non lo costringi, non lo comandi.       Non vai contro Dio.  Non lo metti alla prova.   Non deve stare alla tua prova.   Non deve superare la tua prova.   Per essere di Dio.      Lo rispetti  Dio.       E sei  di Dio.

 

Tutte queste cose io ti darò.        Ti inganno.    Ti dicono che è, tutto mio.   Che te lo do io. Che te lo posso dare io.   Tutto il potere e tutta la gloria.       Ma non è mio.   E non ce l’ho manco io.

Se ti gettandoti ai miei piedi.        Ma ti devi gettare ai miei piedi.    Devi stare ai miei piedi. Devi stare sotto i miei piedi.    Ai piedi del male.      E non sei  più  di Dio.

Mi adorerai.       E adori me.  Invece di Dio.    Adori me. Più di Dio.   Adori me. Al posto di Dio.     Adori me.  Come Dio.      E sei mio.     E non sei più  di Dio.

Vattene, satana!      Gli dici,  no!   Gli dici, basta.  Gli dici, fine.  Gli dici, via.    Vai via!   Lo cacci via.  Lo mandi via.  Lo butti via.    Deve andare via.

Il Signore, Dio tuo, adorerai.       E dici di si,   a Dio.     Confermi il tuo si, a Dio.   È più forte il tuo si,   a Dio.      E stai con Dio. Dalla parte di Dio.     Non te lo fai portare via.   Non ti fai portare via.

E solo a lui renderai culto.    Uno solo, è Dio.   E solo Dio  è il tuo Dio.   E non adori nessun altro.     E non preghi nessun altro.       E non ci sta un altro Dio.       E non hai un altro Dio.   All’infuori del tuo Dio.

 

Gesù,    il Male non ce la fa,    a levarti  come Figlio di Dio.      Perchè sei Dio.    E nessuno ti può cambiare.      E il Male  se ne va.  Non ci sta.   Sparisce. Svanisce.     Davanti a Dio.

Con Gesù.   Ce la fai anche tu.

 

 

 

 

 

 

 

Amate i vostri nemici

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

 

 

“Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli. ”                                                                                             E tu,  ce la fai,   ad amare  il nemico ?

 

Con Gesù.

Solo con Gesù,  ce la fai.   Solo come Gesù,  ce la fai.   Solo perché ci sta Gesù,  ce la fai.    E sei figlio del Padre.

 

Amate i vostri nemici.      Non ci caschi.      Nel tranello del tuo nemico.    Ad essere come lui.   A diventare come lui.   A fare come lui.       A fare del male,  come lui.

Amate i vostri nemici.      Non ci caschi.    Nel tranello del male.     Non ci stai con il male.   Non stai dalla parte del male.   Non ti fai prendere dal male.    Non ti fai schiavo del male.

Amate i vostri nemici.       Il tuo nemico.  Ti ha messo davanti a una scelta.  Ti fa fare una scelta.  Ti obbliga a una scelta.    Devi fare una scelta.     Tra Dio  e il male.

Amate i vostri nemici.       E scegli Dio.    Ci metti prima Dio.  Del male.  Ci fai stare prima Dio,  del male.   Conta di più Dio,  del male.      E scegli Dio.  Più del male.

Amate i vostri nemici.        Hai scelto Dio.    E quel male non fa più male.    Hai scelto Dio. E quel male non ci sta più.     Hai scelto Dio.  E quel male non lo vedi più.   Hai scelto Dio. E quel male non lo senti più.

 

Pregate per quelli che vi perseguitano.       Quel nemico  ti ha fatto un favore.   Ti ha fatto scegliere Dio.     Ti ha fatto amare Dio.  Più di ogni cosa.      Più di te stesso.

Pregate per quelli che vi perseguitano.      Forse lui non ce la fa,   a vedere il male.   Forse lui non ce la fa,  a staccarsi dal male.     Forse lui non ce la fa,  a liberarsi dal male.   E ti chiede aiuto.

Pregate per quelli che vi perseguitano.     E allora lo fai tu,  per lui.   Lo metti davanti a Dio.  Ce lo metti tu. Davanti a Dio.    Ce lo metti tu,  nelle mani di Dio.      E lasci fare a Dio.

 

Se amate quelli che vi amano.         Non si vede quello che sei  veramente.   Quando vuoi bene a chi ti vuole bene.

Se amate quelli che vi amano.         Si vede quello che sei  veramente.    Quando non vuoi il male.  A chi ti vuole male.     Quando non fai del male.   A chi ti fa del male.     Quando non conta il male.    Più  di chi ti fa del male.

Se amate quelli che vi amano.         Si vede quello che sei  veramente.    Quando distingui il male,  da chi ti fa del male.     Quando stacchi il male,  da chi ti fa del male.    Quando distacchi il male.      Dentro a chi ti fa del male.

 

E con Gesù.     Stai con gli occhi,  rivolti al Padre.   Ti interessa il Padre.   Ti interessa lo sguardo del Padre.    Conta più lo sguardo del Padre.    Di ogni altro sguardo.

E sei figlio del Padre,   che è nei cieli.

 

 

 

 

 

 

 

I comandamenti

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

 Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.  Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

 

“Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.”                                                                                                                         E tu,    come la superi  ?

 

Con Gesù.

Non guardi solo,    a quello che si vede.       Non guardi solo,   a quello  che sta fuori.   Guardi a  quello che sta  dentro di te.      A quello che non si vede.     Perché Dio lo vede.

 

Non uccidere.       Non ho ammazzato nessuno     Non ho ucciso nessuno.   Non ho levato la vita, a nessuno.        E ti senti a posto.

Ma io vi dico.       Ma puoi far morire pure,  con la cattiveria.   Puoi colpire. Puoi trapassare. Puoi far crollare.  Puoi far finire.   Pure con la tua cattiveria.     E Dio lo vede.

Ma io vi dico.         Ma puoi far morire,  senza fare niente.    Perché non hai fatto niente. Perché sei complice,  senza fare niente.       E Dio lo vede.

Ma io vi dico.         Puoi far morire.   Perché lo ha detto un altro.  Perché lo vuole un altro.  Perché lo comanda un altro.     Ma a farlo sei tu.     E Dio ti vede.

 

Non commetterai adulterio.        Non ho fatto niente.  Non ci ho fatto niente.    Non ci sono le prove.   Non sono vere le prove.

Ma io vi dico.        Ma puoi fare,  con il desiderio.    Ma puoi fare dentro, senza che si vede.  Ma ti puoi scatenare dentro.   E nessuno lo vede.      Ma Dio si.

Ma io vi dico.      E l’altro lo sente.  Che gli stai addosso.   E l’altro lo sente, che gli butti addosso.     E l’altro lo sente, che ti butti addosso.    Anche se non si vede.    Ma Dio si.

 

Non giurerai il falso.     Non ho mai giurato in tribunale.   Non ho mai testimoniato il falso.   Non ho mai giurato il falso.    Nessuno lo può certificare.

Ma io vi dico.        Ma puoi dire il falso, a un altro.   Puoi mentire a un altro.   E scegli la menzogna.   E stai nella menzogna.  E sei menzogna.    Tanto nessuno lo sa.   Ma Dio si.

Ma io vi dico.       Con la menzogna,  uccidi.    Neghi l’altro.  Neghi la verità.  E neghi Dio. Che è la Verità.    E Dio lo sa.

Ma io vi dico.       Con la menzogna,  tradisci.     Ti prostituisci a un altro,  che non è Dio. Che è contro Dio.  Che è all’opposto di Dio.     E tradisci Dio.    E Dio lo sa.

 

Sia invece il vostro parlare: “si, si”, “no, no”.       Se stai in Gesù, ce la fai.   Perché Gesù ce la fa.     A dire sempre si a Dio.   E no al male.

Sì sì, no no.       E ce la fai.  A dire sempre si a Dio.    A non negare Dio.  A non tradire Dio.  E diventi un si.   Un si a Dio.

Si si, no no.      E ce la fai. A dire no al male.    A non stare con il male.  A non fare il male. A non confonderti con il male.

Si si, no no.       E ce la fai. A dire no al male.   No,  a chi ti porta via.  A chi ti porta via Dio. A chi ti porta via da Dio.    A chi non è Dio.

Il di più viene dal maligno.      E non ci caschi.    Se te lo mescolano il si,  con il no.   E non ci caschi.      Se te lo scambiano   il si,  con il no.        E non ci caschi.    Se te lo levano.    Il si  e il no.

 

Gesù  è il si,   al Padre.     E in Gesù, diventi anche tu,    il si al Padre.

E sei  nel regno dei cieli.   Già da ora.

 

 

 

 

 

 

Voi siete il sale. E la luce del mondo.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:   «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

 

“Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente”.  “ Voi siete la luce del mondo.”                                                                                                                           E tu, sei sale?        E, sei luce?

 

Sei sale.

Gesù  è il sale.    Gesù è il sale vero.    L’unico sale che ha sapore.   L’unico sale che da sapore.   Sapore di Dio.

Voi siete il sale.      Se Gesù è in te,  sei sale.    Se ci sta Gesù in te,  sei sale.   È lui che dà sapore,  a te.     E a quello che fai.

Se il sale perde il sapore.      Se perdi Gesù.  Hai perso il sale.    Se perdi Gesù.  Hai perso il sapore.       Non sai di niente.   Non si sente niente.  Non cambia niente.  Non sposta niente.

Con che cosa lo si renderà salato?         E ci metti un altro sale.    Lo cambi con un altro sale.  Lo scambi con un altro sale.       Ma non ti fa salato.  Ti leva pure il sapore che avevi. Ti porta via pure,  il sapore che avevi.    Ti svuota pure,  del sapore che avevi.

A null’altro serve che ad essere gettato via.      Non sei più sale.     E non gli servi più.  E non ci stanno più.     E non ti vogliono più.  E non ti sentono più.   E non ti seguono più.  Senza Gesù.

 

 

Sei luce.

Gesù è la luce.      La luce vera. La luce viva.    La luce che ci sta da sempre. Per sempre. La luce che non ha acceso nessuno.    E che non può spegnere nessuno.

Voi siete la luce.     Se Gesù è in te,    tu sei la luce.     Se hai gli occhi in Gesù,  sei la luce.   Ti brilla negli occhi,  la sua luce.     Ce l’hai negli occhi,  la sua luce.

Voi siete la luce.       Se hai gli occhi in Gesù,   splendi.  Risplendi.    Ti accendi,  della sua luce.  Con la sua luce.       Non sei luce,  senza la sua luce.

 

Non può restare nascosta una città.      Se brilli della sua luce, si vede.  Si vede da lontano.    Si vede sicuro.    Si vede bene.    Si vede chiaro.

Né si accende una lampada.      Gesù è la luce.    E tu sei la lampada che la tiene.  Che la contiene. Che la sostiene.   Che la porta.     Che la porta in alto.

Sotto il moggio.       Non la porti sotto.    Non la metti sotto. Ad altro.   Non la chiudi, con altro.   Non la oscuri,  con altro.

Ma sul candelabro.       Ma la metti in alto.    Ma la metti sopra. Sopra a tutto.   La metti al centro. Al centro di tutto.         Così arriva dappertutto.   Così arriva a tutti.      E la vedono tutti.         E sei candelabro.  Della luce di Dio.

 

Così risplenda la vostra luce.       La luce di Gesù,   che sta in te.    Splende. Risplende.     Passa.  Passa da sola. Agli altri.     E gli passi Gesù.

Vedano le vostre opere buone.       Passa,  nelle cose che fai.     E le opere che fai, vengono fuori da sole.   Piene di luce.     E arrivano agli altri.        E gli passi Gesù.

E rendano gloria al Padre vostro.         E gli passi il Padre.     E lo sentono,  che ci sta Gesù, dentro.      La luce del Figlio.  E la luce del Padre.      È la luce dello Spirito Santo.    E rendono gloria  al Padre.

 

E  si illluminano.    E diventano anche loro.

Candelabri,  della luce di Dio.

 

 

 

 

 

 

Beati voi

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,  perché di essi è il regno dei cieli.  Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.   Beati i miti,  perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.   Beati i puri di cuore,  perché vedranno Dio.  Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

 

“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi  per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.                                                                                                                    E a te,    chi  ti fa  beato ?

 

Loro.

Ti fanno povero, loro.    Ti vogliono povero, loro.  Ti tengono povero, loro.     Altro che beato.

Non  ti fanno giusto.     Non ti vogliono giusto.  Non devi essere giusto.  Come loro.    Altro che beato.

Ti perseguitano,  loro.     Perseguitano te.  Per perseguitare Gesù.   Ancora.  Ora.    In te.    E si sentono beati.  E si credono beati.  E si fanno beati.      Ma non sono beati.    E non sono di Dio.

 

 

Gesù.

Solo Gesù,    ti fa beato.      Perché Gesù è Dio.   E Dio è la beatitudine,  quella vera.   In Gesù sei beato,  vero.

 

Beati i poveri in spirito.         Non sei tu lo Spirito di Dio.    Non ti metti al posto dello Spirito. Non ti fai pari allo Spirito.    Non ti fai pari,  a Dio.

Beati quelli che sono nel pianto.     Le tue lacrime,   le metti nelle mani di Dio.  Le raccoglie Dio. Le tiene Dio.  Le consola Dio.    Le asciuga Dio.

Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia.     Non ci stai senza la giustizia.   Non ci puoi stare senza la giustizia.   Non sei più tu, senza la giustizia.  La metti nelle mani di Dio. E nessuno te lo può levare.

Beati i puri di cuore.     Non ti fai sporcare il cuore.   Non ci fai entrare quello che lo oscura. Quello che lo fa marcire. Quello che lo fa morire.    Lo tieni puro, per il Signore.   Così ci entra il suo Signore.

 

Beati voi quando vi insulteranno.      Ti insultano.   Perché insultano Gesù,  in te.  Perché si vede che ci sta Gesù,  in te.     Perché lo sanno che ci sta Gesù,  in te.

Vi perseguiteranno.      Ti perseguitano.    Perché perseguitano Gesù,  in te.   Perché lo sentono che Gesù è in te.    Perché non sopportano che Gesù,   è in te.   Perché non vogliono che Gesù,  è in te.

E mentendo.      Sono la menzogna. Usano la menzogna.     Ti dicono il contrario.  Ti vogliono al contrario.    Perché sono il contrario,  di Gesù.

Diranno ogni sorta di male contro di voi, a causa mia.     Ti lanciano addosso tutto il loro male.  Ti tirano addosso tutto il loro male.    Ti vogliono con il loro male.  Ti ricoprono del loro male.     Per staccarti  da Gesù.

 

Ma rallegratevi.     Ma tu non ci caschi.    Ma tu non ci stai.   Ma tu non lo vuoi.   Ma tu non lo fai.    Il loro male.

Ed esultate.      E ti tieni attaccato a Gesù.  Di più.     E ti tieni aggrappato a Gesù.  Di più. E ti fai tenere da Gesù. Di più.     E ti tiene Gesù.

Grande è la vostra ricompensa nei cieli.      E ce l’hai già da ora.  La tua ricompensa nei cieli.    È Dio.      È Dio la beatitudine.   È Dio la tua beatitudine.

Stai  in Dio.      E sei  beato.

 

 

 

 

 

 

 

Venite dietro a me

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte  una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

 

“E disse loro:  “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”.  Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.”          E tu,   la lasci,  la rete ?

 

Non la lasci.

La rete,  sei tu.   Te la fai tu.  Ti ci tieni tu.  Ti ci incastri tu. Ti ci attacchi tu.     E non la lasci.

La rete,   sono loro.  Te la fanno loro. Ti ci vogliono loro. Ti ci tengono loro.  Ti  ci incastrano  loro.       E non la lasci.

Anche Gesù,   lo portano loro.    Deve andare,  dietro a loro.  Deve seguire loro.    Non loro, Gesù.      Ma Gesù è Dio.  E Dio è prima di tutti.     Sono loro, che sono cascati,  in un’altra rete.  Che non è di Dio.      Non ci cascare, pure tu.

 

 

La lasci.

La lasci,   la tua rete.     Non vale più.  Non conta più.  Non serve più.  Non c’entra più.   Ora c’è Gesù.    Gesù  è di più.

 

Camminava.        Viene Gesù.    Dove stai tu.   Vicino a te. Da te. Per te.  Ti passa vicino. Ti viene vicino.  Ti sta vicino.

Vide due fratelli.    Ti vede Gesù.    Ti vede lui per primo.   Ti guarda lui per primo.   Il suo sguardo su di te.     Lo sguardo di Dio,  su di te.

Venite dietro a me.      Ti sceglie Gesù.     Ti sceglie lui per primo.  Ti ha scelto da sempre. Ti ha scelto per sempre.    Ti ha scelto  Dio.

Venite dietro a me.     Ti chiama Gesù.     Chiama te. Proprio te.   Non ti girare indietro. Non ti voltare indietro. Non lo dice a un altro.   Lo dice a te.      Sei tu. Sei proprio tu.  Che vuole.

Venite dietro a me.     Ti chiama Gesù.     A mettere Dio prima.  E tu dopo.    A mettere Dio davanti.  E tu dopo.     A far andare avanti Dio.  E tu dopo.

Venite dietro a me.     Ti chiama Gesù.    A seguire lui.   A farti portare da lui.  A lasciar fare a lui.     A farti fare  da lui.

 

Vi farò pescatori di uomini.         Ti chiama Gesù.      A  tirar fuori gli uomini,   dal mare.   Dal male.     Che li porta a fondo . Che li tiene a fondo.  Che li tira a fondo.      Che li attacca al fondo.

Vi farò pescatori di uomini.      Ti chiama Gesù.     A tirar fuori di uomini dal mare.   Dalla morte.     A tirarli fuori  dalla morte.   Dalla loro morte.   A non farli morire più.   A farli risorgere. In Gesù.  Con Gesù.

Vi farò pescatori di uomini.      Ti chiama Gesù.     Ad alzare gli uomini al cielo.  A sollevarli al cielo.     A lanciarli verso il cielo.    A riportarli al cielo.   A riportarli al Padre.   Dal Padre.  A casa.

 

Lasciarono le reti.       E lo segui.   Tutto il resto non conta più.  Tutto il resto non lo vedi più. Tutto il resto non ci sta più.

E lo seguirono.       È il tuo si.      Un si, vero.   Un si,  concreto.   Un si,  reale.    Un si,  a fatti.     Un si,  con i fatti.

Un si  totale.

 

 

 

 

 

 

 

Questi è il Figlio di Dio

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».   Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

 

 

“Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e testimoniato che questi è il Figlio di Dio.”                                              E a te,     chi ti dà  lo Spirito Santo ?

 

Loro.

Ti dicono    che lo Spirito Santo,   è tuo.     Sei tu.   Te lo fai tu. Te lo dai tu.   Non Gesù.         Non ci cascare.

Ti dicono     che lo Spirito di Dio,   è di loro.   Sono loro.  Viene solo da loro.  Lo trovi solo   in loro.   Non in Gesù.         Non ci cascare.

Gli levano    lo Spirito Santo,  a Gesù.    Per levare Gesù.   Così non si vede più.  Che Gesù è Dio.     E si fanno loro Dio.  Al posto di Dio.     Non ci cascare.

 

 

Gesù.

Solo Gesù,    ti battezza nello Spirito Santo.    Solo Gesù,   ti da lo Spirito Santo.   Perché lo Spirito Santo,   è in lui.      E in lui,   ci sta  la Trinità.

 

Colui sul quale vedrai discendere lo Spirito.        Su di lui.   Scende lo Spirito di Dio.  Come un segno. Come un segnale. Come una freccia.  Come un cartello stradale.  Che ti indica. Dove sta Dio.

Colui sul quale.     Su di lui.      È come il dito di Dio.   È il dito di Dio.   Che ti indica lui.  Che ti indica.    Che è Dio.

E rimanere lo Spirito.     Su di lui.  Si posa.    Su di lui rimane.   Su di lui sta.   Su di lui, è.    In lui, è.   Lo Spirito di Dio.

 

È lui che battezza nello Spirito Santo.     È lui.      Solo lui ce l’ha.  Solo lui te lo da.  Lo Spirito di Dio.    Mandato dal Padre.         Senza Gesù,  non ci sta,    lo Spirito di Dio.   Mandato dal Padre.

È lui.       Dal suo costato  sulla croce.     Esce lo Spirito Santo.   Con quell’acqua che esce dal suo costato,     ti battezza  nello Spirito Santo.

È lui.     È lo Spirito Santo che esce dal suo costato.    Che ti fa puro.  Che ti cambia.  Ti trasforma.     Ti fa sacro.  Ti fa di Dio.

 

E io ho visto.       È lo Spirito di Dio, che te lo fa vedere.    È lo Spirito  che te lo fa sentire. Che te lo fa provare.   Che te lo fa capire.     Chi è lui.

E io ho testimoniato.      È lo Spirito di Dio.     Che te lo fa dire.   Che te lo fa proferire. Che te lo fa proclamare.   Che te lo fa gridare.     Chi è lui.

Che questi è il Figlio di Dio.       Ecco chi è colui.  Ecco chi è lui.  Ecco chi è questi.   È lui, il Figlio di Dio.    È lui, Dio.   Vero. Vivo. Davvero. Dio.

 

Che questi è il Figlio di Dio.     E in lui.  E nello Spirito Santo.    Anche tu puoi dire.

Abbà,  Padre  !