Amate i vostri nemici.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

 

“Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.”

 

I vostri nemici.

  • Nemico  di chi.
  • Se sei nemico  a me.
  • Non ci casco  nel tranello.
  • Non ci casco  nel tuo tranello.
  • Non divento  come te.
  • Se sei nemico  a me.
  • Non ci casco  nell’odio.
  • Non ci casco  nel tuo odio.
  • Non divento  il tuo odio.
  • Non divento  come te.
  • Se sei nemico  a me.
  • Non ci casco  nel male.
  • Non ci casco  nel tuo male.
  • Non divento  il male.
  • Non divento  come te.

 

Amate i vostri nemici.

  • Ma se sei nemico a me.
  • Perché  sto con Dio.
  • Se sei nemico a me.
  • Perché  sono di Dio.
  • Se sei nemico a me.
  • Perché  ci sta Dio.
  • Non sei nemico  a me.
  • Sei nemico  a Dio.
  • Sei nemico  di Dio.
  • Sei il Nemico  di Dio.
  • Sei quello  che gli fa del male.
  • Sei quello  che gli vuole male.
  • Sei quello  che è il male.
  • Sei   il Male.
  • E io   non amo te.

 

Fate del bene a quelli che vi odiano.

  • A te.    Che  ci sei cascato.
  • A te.    Che  ci sei finito dentro.
  • A te.    Che  ci stai dentro.   Al male.
  • Ti faccio del bene.    Se  non mi porti via.
  • Ti faccio del bene.    Se  non mi trascini via.
  • Ti faccio del bene.    Se  non ce la fai  a portarmi via.  Da Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  non ti do l’anima.
  • Ti faccio del bene.    Se  non ti do la mia anima.
  • Ti faccio del bene.    Se  non ti vendo l’anima.
  • Ti faccio del bene.    Se  sto con Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  sto di più con Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  sto ancora di più  con Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  ti do Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  lo vedi  Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  si vede  Dio.
  • Ti faccio del bene.    Se  ci vedi  Dio.

 

  • Così  ti posso amare.
  • Con l’amore   che ti serve.
  • Con l’amore   che ci serve.
  • Con l’amore   che ci vuole.
  • Con l’amore   che ti manca.
  • Con l’amore   di Dio.
  • Così  amo te.

 

 

 

 

 

Le beatitudini.

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.   Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

 

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame,  a causa del Figlio dell’uomo.   Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché,  ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. 

 

 

Vi odieranno.

  • Ti fanno  odio.
  • Ti vogliono  odio.
  • Devi essere  odio.
  • Come loro.

Vi metteranno al bando.

  • Ti fanno  solo.
  • Ti vogliono  solo.
  • Devi essere  solo.
  • Come loro.  Senza Dio.

Vi insulteranno.

  • Ti fanno  insulto.
  • Ti vogliono  insulto.
  • Devi essere  insulto.
  • Perché sono loro.
  • Un insulto.  A Dio.

Vi disprezzeranno.

  • Ti fanno  niente.
  • Ti vogliono  niente.
  • Non sei  niente.
  • Perché sono loro.
  • Niente.   Senza Dio.

 

Beati voi.

  • Beati voi.    Lo fanno perché.
  • Beati voi.    In te  ci sta Dio.
  • Beati voi.    Si vede che  ci sta Dio.
  • Beati voi.    È la prova   che in te  ci sta Dio.
  • Beati voi.    Lo fanno perché.
  • Beati voi.    Hai scelto  Dio.
  • Beati voi.    Hai scelto Dio.   Più di loro.
  • Beati voi.    Stai con Dio.   E non con loro.
  • Beati voi.    Sei di Dio.    E non sei di loro.

 

 

Guai a voi.

  • Guai a voi.    Siete voi  che li odiate.
  • Guai a voi.    Come avete odiato  Gesù.
  • Guai a voi.    Come odiate Dio.    Ancora. Ora.
  • Guai a voi.    Siete voi  che li insultate.
  • Guai a voi.    Come avete insultato  Gesù.
  • Guai a voi.    Come insultate Dio.   Ancora. Ora.
  • Guai a voi.    Siete voi  che li mettete al bando.
  • Guai a voi.    Che  li fate fuori.
  • Guai a voi.    Come avete fatto fuori  Gesù.
  • Guai a voi.    Come avete fatto fuori Dio.   Ancora. Ora.
  • Guai a voi.    Siete voi   che li disprezzate.
  • Guai a voi.    Come avete disprezzato  Gesù.
  • Guai a voi.    Come disprezzate  Dio.
  • Guai a voi.    Come sfregiate  Dio.   Ancora. Ora.

 

  • Se ce la fai   a stare con Dio.
  • Nonostante  loro.
  • Sei beato   veramente.
  • Sei beato   per sempre.

 

 

 

 

 

 

Lasciarono tutto e lo seguirono.

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

 

Gesù disse a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. E tirate le barche a terra, lasciarono tutto lo seguirono.

 

 

E tu,   chi segui.

  • Segui  uno.
  • Segui  un altro.
  • Segui  le orme di uno.
  • Segui  le orme di un altro.
  • Fai  come dice uno.
  • Fai  come dice un altro.
  • Sei  di uno.
  • Sei  di un altro.

 

Gettate le vostre reti per la pesca.

  • Che devi fare.    Te lo dice  Gesù.
  • Che devi fare.    Te lo fa vedere  Gesù.
  • Che devi fare.    Te lo fa provare  Gesù.
  • Che devi fare.    Te lo fa fare  Gesù.
  • Che devi fare.    Tirare fuori i pesci.
  • Che devi fare.    Tirare fuori gli uomini.
  • Che devi fare.    Tirare fuori gli uomini  dal male.
  • Che devi fare.    Tirare fuori gli uomini  dal mare del male.
  • Che devi fare.    Tirare fuori gli uomini  dal buio del male.
  • Che devi fare.    Tirare fuori gli uomini  dalle tenebre del male.
  • Che devi fare.    Tirare fuori gli uomini  dal profondo del male.

 

Non abbiamo preso nulla, ma sulla tua parola.

  • Come devi fare.    Te  lo mostra Gesù. 
  • Come devi fare.    Te  lo dimostra Gesù.
  • Come devi fare.    Non  sulla  tua parola.
  • Come devi fare.    Non  prendi  niente.
  • Come devi fare.    Non  sulla parola  di un altro.
  • Come devi fare.    Non  prende  niente.
  • Come devi fare.    Sulla parola  di Gesù.
  • Come devi fare.    È  quello che dice  lui.   
  • Come devi fare.    È  come  lo dice  lui.
  • Come devi fare.    È  perché lo dice  lui.
  • Come devi fare.    Non  nel tuo nome.
  • Come devi fare.    Non  cambia niente.
  • Come devi fare.    Non  nel nome di un altro.
  • Come devi fare.    Non  succede niente.
  • Come devi fare.    Nel  nome di Gesù.
  • Come devi fare.    Nel  nome di Gesù.   Succede tutto.
  • Come devi fare.    Nel  nome di Gesù.   Si compie tutto.
  • Come devi fare.    Nel  nome di Gesù.   Si fa tutto.
  • Nel nome di Gesù.    Perché è  Dio.
  • Nel nome di Gesù.    Perché è  il Figlio di Dio.
  • Nel nome di Gesù.    Ti ascolta  il Padre.

 

Pescatore di uomini.

  • Per questo   ti ha scelto.
  • Per questo   ti ha chiamato.
  • Per questo   ti ha voluto.
  • Per questo   ti ha mandato. 

 

  • E  lo segui.   Gesù.   

 

 

 

 

 

 

 

La presentazione al Tempio.

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

 

 

“Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele, e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima – affinché siano svelati i pensieri di molti cuori.”

 

 

E tu,  da che parte stai?

  • Non stai  da nessuna parte.
  • Non prendi parte.
  • Non hai parte.
  • Non sei parte.
  • Non si sa.    Da che parte stai.
  • Non si sa.    Con chi stai.
  • Non si sa.    Da chi stai.
  • Non si sa.    Perché lo fai.
  • Non si sa.    E non ci stai.

 

Segno di contraddizione.

  • È Gesù  Il segno.
  • È Gesù  che segna.
  • Chi sta  di qua.
  • E chi sta  di là.
  • Chi sta  con lui.
  • E chi sta   contro di lui.
  • Chi sta  con Dio.
  • Chi sta  contro di Dio.
  • Chi sta   dalla parte di Dio.
  • Chi non sta    dalla parte  di Dio.
  • Chi prende   la parte di Dio.
  • Chi non prende   la parte di Dio.

Sarà sacro al Signore.

  • Chi è sacro  a Dio.
  • Chi non è sacro  a Dio.
  • Chi è dedicato  a Dio.
  • Chi non è dedicato  a Dio.
  • Chi appartiene  a Dio.
  • Chi non appartiene  a Dio.
  • Chi è  di Dio.
  • Chi non  è di Dio. 

 

Una spada.

  • La spada.     È la croce. 
  • La spada.     È come  la croce.   
  • La spada.     È fatta come  la croce. 
  • È la spada.    Che  stacca.
  • È la spada.    Che  distacca.
  • È la spada.    Che  trapassa.
  • È la spada.    Che è   la scelta.
  • È la spada.    Che è   la scelta  di Dio.  
  • È la spada.    Pure   sulla croce.
  • È la spada.    Che si sa.   
  • È la spada.    Se stai   con Gesù.  
  • È la spada.    Pure   sulla  croce.  

 

Siano svelati i pensieri.

  • È la spada.     E  si vede.    Il pensiero vero.  
  • È la spada.     E viene fuori.   Il pensiero vero. 
  • È la spada.     E salta fuori.   Il pensiero vero.
  • È la spada.     E si svela.   Il pensiero vero.   
  • È la spada.     E si rivela.   Il pensiero vero.   
  • È la spada.     E si sa.   Il pensiero vero.

 

  • E si sa.     Da che parte  stai.